LA RIVELAZIONE

LA RIVELAZIONE
Capitolo 1: Il significato della parola "Rivelazione" e il perché della sua necessità. 
 
 
La parola "rivelazione" significa: "atto di togliere un velo"Una cosa è nascosta; il velo che la copre viene tolto e noi la vediamo; questa è una rivelazione.
 
 
 
 1. Illustrazioni pratiche
 
Si possono utilizzare come illustrazioni della "rivelazione" passi biblici come Isaia 53, nonché l'esperienza dell'apostolo Paolo; tutta l'Apocalisse è "rivelazione", ma la Bibbia stessa è tutta rivelazione.
 
 
 1.a Isaia 53
 
Il cap. 53 d’Isaia rivela il Messia, Salvatore degli uomini: ecco come lo vede l’uomo naturale e come, poi, lo vede l’uomo rigenerato:
 
«Egli è venuto su dinanzi a Lui come un rampollo, come una radice che esce da un arido suolo; non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, ne apparenza da farcelo desiderare. Disprezzato ed abbandonato dagli uomini, Uomo di dolore, famigliare col patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato e noi non ne facemmo stima alcuna» (Is. 53: 2-3).
 
Ma quando Iddio rivela Cristo al peccatore questa conoscenza «giustifica molti uomini» (Is. 53: 11).
 
Il Salvatore diviene, per essi, oggetto di gioia, di adorazione e di consacrazione. Il velo è tolto. E chi dubitava esclama: «Signor mio e mio Dio!» (Giovanni 20:28).
 
 
 
 1.b Esperienza dell'apostolo Paolo
 
Paolo fece un’esperienza simile. Persecutore ad oltranza della Chiesa di Dio, misconosceva totalmente Gesù Cristo. Egli riassume la sua conversione con questi termini: «Ma quando Dio... m’ha chiamato mediante la Sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Suo Figliuolo»  … e immediatamente, come ci fa vedere il racconto degli Atti, svelatasi a lui la Persona del Salvatore, l’ira sua si muta in amore ardente, e non poté fare a meno d’annunziare la fede che altra volta si sforzava di distruggere (Galati 1:15, 16, 23); (Atti 9:21, 22).
 
 

 1.c L'Apocalisse
 
 
 
Nel Nuovo Testamento, il verbo «rivelare» è tradotto  «svelare» o «manifestare».
 
«Apocalisse» significa «Rivelazione» e tale dovrebbe essere il titolo di questo libro, com’è indicato nel primo versetto: «"Rivelazione di Gesù Cristo" che Dio gli ha dato per mostrare ai Suoi servitori le cose che debbono avvenire in breve; ed Egli l'ha fatta conoscere mandandola per mezzo del Suo angelo, al Suo servitore Giovanni» (Apoc. 1:1).
 
L’Apocalisse non è un mosaico di cose misteriose, al contrario esso svela Gesù Cristo, o la Sua manifestazione sotto la nuova forma di "Giudice".
 
  • Nei quattro Evangeli e stato rivelato come Messia, Servitore, Figlio dell’Uomo e Figlio di Dio. 
  • Nelle Epistole è rivelato qual Signore e Sommo Sacerdote pei Suoi figli del tempo presente. 
  • Nell’Apocalisse si presenta con la spada e con lo scettro di ferro. «La vendetta di Dio è nel Suo cuore».
 
È una nuova rivelazione di Colui che abbiamo conosciuto pieno di grazia e di verità. «Ecco, Egli viene colle nuvole; ed ogni occhio Lo vedrà; Lo vedranno anche quelli che Lo trafissero; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per Lui» (Apocalisse 1:7). 
 
Da duemila anni il mondo si è abituato al Salvatore «mansueto e umile di cuore, amico dei peccatori e della gente di malavita» e neglige la Sua salvezza!  Ma il mondo che Lo rifiuta e la Chiesa che calpesta il Suo sangue Lo conosceranno come Giudice. Sarà rimosso il velo e tutti gli uomini vedranno che il messaggio della Bibbia da essi disprezzato è vero e che la salvezza era una solenne realtà. Ma il giorno della grazia sarà finito, e l’ira di Dio raggiungerà i ribelli e gli ipocriti.
 
 
 
 1.d La Bibbia stessa è tutta rivelazione
 
Ai nostri spiriti offuscati per natura, essa svela la divinità: Padre, Figlio e Spirito Santo, e rivela l’opera distintiva di ogni Persona della Trinità nel passato, nel presente e nell’avvenire.
 
Rivela ugualmente all’uomo quel che é lui stesso di fronte a questa rivelazione trascendente.
 
 
Mentre la conoscenza intellettuale di queste verità non soddisfa il cuore e non risveglia la federiceverne rivelazione è tutt'altra cosa. Allora sentirete battere il cuore del Signore ed anche il vostro comincerà a battere. Voi proverete piacere a meditare la Parola divina perché Dio ha tolto il velo. E quel che dice il Salmo 1 diviene la vostra esperienza: «Beato l’uomo... il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato presso ai rivi d’acqua, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e la cui fronda non appassisce; e tutto quello che fa prospererà» (Salmo 1:2-3).

 

Poiché conoscere Dio, sapere del Suo eterno piano d'amore per noi e "vedere" le realtà spirituali, sarebbe stato impossibile per noi, ecco, allora, la necessità che sia stato Egli stesso a manifestarsi a noi e a “TOGLIERE IL VELO” che copre le più sublimi realtà spirituali alle quali non avremmo, altrimenti, alcuna possibilità di accedere. Questo intervento di Dio ha dato luogo alla “RIVELAZIONE BIBLICA”

 

Nel Suo infinito amore per noi, Dio ha sempre desiderato farsi conoscere nella verità della Sua essenza e del Suo amore, al di là del velo che il diavolo, attraverso il peccato, aveva innalzato tra la creatura e il Creatore, quindi Egli si è “RIVELATO” agli uomini, manifestandoci alcune delle Sue caratteristiche principali, nonché l’infinita saggezza e bellezza del Suo piano di redenzione.

 

Questa “Rivelazione” poteva anche essere data e trasmessa verbalmente, ma la trasmissione verbale di un  messaggio è sempre soggetta a deformazioni e a mutilazioni.

 

Ecco, allora, che il Creatore del cielo e della terra, ha cercato, nella Sua verità e sapienza, il mezzo migliore affinché, attraverso i secoli, la Sua Verità fosse trasmessa integralmente e questo mezzo è “LA RIVELAZIONE SCRITTA”.

  • Infatti, un messaggio messo per iscritto viene preservato da aggiunte, manomissioni e dimenticanze.
  • Inoltre non può essere dimenticato facilmente ed ha possibilità di raggiungere qualsiasi luogo, ponendo così l’uomo di fronte alle proprie responsabilità (Luca 16:29).

 

Un’osservazione che può essere fatta intorno alla Rivelazione è che, in nessun caso, essa cerca di dimostrare o spiegare l’esistenza di Dio, piuttosto parte dal presupposto che Dio esista (Gen. 1:1) e, assumendo a priori questa Verità, sviluppa altri concetti come l’origine di tutte le cose, l’origine del peccato, il piano eterno della Redenzione e, soprattutto, rivela la Persona e l’Opera di Gesù che è (e deve sempre essere considerato) l’argomento e il soggetto principale della Rivelazione scritta (dalla Genesi all’Apocalisse).

 

Del resto lo stesso “Credo” parla dell’esistenza di Dio e non della Sua natura. Solo quando accettiamo questa Verità col cuore, Dio si rivela a noi.

 

Capitolo 2: Può la Parola essere illuminata in noi?

 

Ecco la preghiera di Paolo per gli Efesini: «Non resto mai dal render grazie per voi, facendo di voi menzione nelle mie preghiere, affinché l’Iddio del nostro Signore Gesu Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per la piena conoscenza di Lui, ed illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza Egli vi abbia chiamati, qual sia la ricchezza della gloria della Sua eredità nei santi, e quale sia verso noi che crediamo, l’immensità della Sua potenza. La qual potente efficacia della Sua forza Egli ha spiegata in Cristo, quando Lo risuscitò dai morti» (Efes. 1: 16-20).
 
Si tratta di un dono: sta a noi d’accettarlo
 
 
La Parola scritta può sembrarci un libro chiuso; ma Dio è pronto per rivelarla a ogni uomo. A noi sta di chiederglieLo, nella preghiera perseverante, col cuore già sottomesso alla luce che la Sua Parola ci comunicherà. Allora leggeremo la Bibbia come Libro divino e lettera del nostro Padre celeste.
 
Quando abbiamo ricevuto lo spirito di rivelazione, la luce dall’alto illumina la Bibbia; e Dio stesso ci parla mediante le sue pagine.
 
L’apostolo Paolo insegna e stabilisce una volta per sempre che l’uomo naturale - con tutti i suoi doni e le sue capacità - non può entrare nel dominio della Spirito di Dio, e che solo l’uomo rigenerato può penetrarvi, capirlo e assimilarselo: «Quant’e a me, fratelli, quando venni a voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non saper altro fra voi, fuorché Cristo e Lui crocifisso. Ed io sono stato presso di voi con debolezza, e con timore, e con gran tremore; e la mia parola e la mia predicazione non hanno consistito in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio. Nondimeno fra quelli che son maturi noi esponiamo una sapienza, una sapienza però non di questo secolo né dei princípi di questo secolo che stanno per essere annientati, ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa ed occulta, che Dio aveva innanzi i secoli predestinata a nostra gloria, e che nessuno dei principi di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, com’e scritto: Le cose che occhio non ha vedute, e che orecchio non ha udite e che non sono salite in cuor d’uomo, son quelle che Dio ha preparate per coloro che L’amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; perche lo Spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio. Infatti, chi, fra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? E così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio. Or noi abbiamo ricevuto non lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito adattando parole spirituali a cose spirituali. Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente. Ma l’uomo spirituale giudica d’ogni cosa, ed egli stesso non è giudicato da alcuno. Poiché chi ha conosciuto la mente del Signore da poterLo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo» (1ª Corinzi 2: 1-16).
 
 
Il dono dello spirito di illuminazione ai cuori umili è stato per il Signore stesso un argomento di lode: «In quella stessa ora Gesù giubilò per lo Spirito Santo, e disse: Io ti rendo lode o Padre, Signore del cielo e della terra, perche hai nascosto queste cose ai savi e agl’intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Si, o Padre, perché così Ti e piaciuto» (Luca 10:21).
 
Uniamo la preghiera della nostra fede a quella del nostro prediletto Salvatore per ricevere dall’alto questo dono prezioso tra tutti gli altri a nostra disposizione. Iddio vuole darci luce su ciò che i savi di questo mondo non possono comprendere. 
 
 
La vita divina e la luce che emanano da questo Libro che rivela il Signore Gesu, ci illuminano e ci rigenerano, ci salvano, ci guariscono e ci ispirano a servirLo. La Bibbia ci fa vedere quel che siamo e quello che è il nostro Salvatore che si comunica a noi.
 
 
 Ma chi tocca il libro di Dio per torcerne il senso o criticarlo, lo fa per la sua propria rovina (2ª Pietro 3:16). Egli tocca la pupilla dell’occhio Suo e attira su di sé il giudizio di accecamento che gli è specialmente destinato (Giovanni 12:39-43; Luca 11:52). 
 
 
* Quest’articolo è tratto quasi per intero dal Capitolo 4 del Libro "LES FONDAMENTS DE LA FOI" scritto da Hugh E. Alexander