IO SONO L'ETERNO CHE TI GUARISCO

IO SONO L'ETERNO CHE TI GUARISCO
«Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno» (Ebrei 13:8).
 
 
Questo verso della Parola di Dio ho avuto grazia di sperimentarlo personalmente nella mia vita. 
 
Gesù è lo stesso in eterno, cioè è lo stesso Gesù che passeggiava per le strade della Palestina guarendo e facendo del bene a tutti, è lo stesso Gesù che disse: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Matteo 7:7) e che disse ancora «Ogni cosa possibile per chi crede» (Marco 9:23).
 
Ebbene, con cuore ricolmo di gratitudine e di riconoscenza verso il nostro Signore, voglio raccontare come Egli ha reso vivente ed operante la Sua Parola nella mia vita.
 
 
 
Mi chiamo Rosaria, ho 47 anni e frequento la Chiesa Cristiana Evangelica A.D.I. di San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli.
 
Circa 26 anni fa, quando non conoscevo ancora il Signore, ebbi seri problemi fisici in conseguenza del cattivo funzionamento dei miei reni; ciò rendeva abbastanza probabile il rischio che potessi perderne uno. 
Come potete ben immaginare, fu un periodo molto buio della mia vita, al punto che caddi in una forte depressione.
 
Oggi, che ho ricevuto dal Signore l’immensa grazia della salvezza e conosco il meraviglioso ed infinito amore di Dio, sicuramente affronterei la situazione, pur molto dolorosa, in maniera completamente diversa.
 
Oggi potrei fortificarmi e fondarmi sulla Parola di Dio che è una guida e una luce sul mio sentiero e che può produrre calma e gioia interiore in ogni circostanza.
 
Nel Salmo 16 al versetto 11 Davide scrisse: «Ci sono gioie a sazietà in Tua presenza». 
 
Oh quanto sono vere e preziose oggi queste parole per me, ma allora non le conoscevo e, comunque, anche se per caso le avessi lette, non avrebbero avuto per me alcun senso perché non conoscevo ancora personalmente Gesù che in ogni tempo può operare miracoli. 
 
Allora confidavo solo nella scienza umana, che, nonostante i grandi progressi realizzati per la grazia di Dio, ha, comunque dei limiti alquanto ristretti e può offrire solo soluzioni piuttosto limitate, per cui tutto ciò era per me insostenibile.
 
Vagavo nelle fitte nebbie della depressione e non vedevo alcuna soluzione possibile ai miei problemi, anche se, in realtà, questa soluzione era lì, a portata di mano, sebbene non la vedessi. Era lì, perché lì, proprio vicino a me, c'era quell’Iddio meraviglioso che tutto può e tutto vuole fare per chi si affida a Lui e che sa usare ogni occasione per farsi riconoscere e tenderci la mano.
 
Un meraviglioso giorno una mia cognata, credente evangelica, mi parlò di Gesù; non del Gesù statuario, immobile su una croce, che non può ascoltarti, né venirti incontro, ma di un Gesù vivente, di un Gesù risuscitato dai morti e che, com’Egli stesso promise, cammina ogni giorno affianco di chi confida in Lui.
 
Questa mia cognata, quindi, mi invitò ad un culto evangelico affinché si pregasse per il mio problema. 
 
Nello stato in cui ero qualsiasi áncora di salvezza sarebbe stata un’áncora gradita, per cui accettai subito l’invito e la domenica successiva mi recai al culto con rinnovate speranze.
 
In quel luogo tutto era nuovo e meraviglioso per me e, quando giunse il momento della preghiera, ne fui colpita profondamente al punto che aprii il mio cuore al Signore e Gli chiesi di operare nella mia vita. 
 
Nella Sua fedeltà il Signore ascoltò la mia semplice preghiera e non mancò di operare sulla mia malattia donandomi una guarigione totale.
Ma non si limitò a questo e fece ben oltre: il mio cuore fu pervaso della consapevolezza dei miei peccati, ma anche da una grande gioia per la certezza del Suo perdono perché il prezioso sangue, che Egli aveva versato sulla croce, era valso anche a purificare il mio cuore da ogni peccato.
 
Fu allora che sperimentai la gioia della salvezza e della nuova nascita, ma non solo, perché il Signore mi riempì anche del Suo Santo Spirito donandomi il Battesimo dello Spirito Santo col segno delle lingue secondo la Sua promessa e la descrizione che troviamo nel Libro degli Atti, al Capitolo 2
 
Da allora la mia vita cambiò totalmente e nacque in me il desiderio ardente di vivere ogni giorno con il Signore e per il Signore. Infatti non L’ho più lasciato; e del resto come potrei, visto che ho trovato un tesoro inestimabile ed inesauribile di amore, di gioia, di pace?
 
Tuttavia il Signore non ha mai promesso che i Suoi figliuoli non avrebbero più incontrato prove nella vita, ha promesso, però, che in ogni prova Egli sarebbe stato accanto a noi per sostenerci, per aiutarci, per fortificarci.
 
Infatti, mentre vivevo nella gioia del Signore, mi si presentò una triste prova.
Alcuni anni, fa mentre partecipavo al culto nella mia comunità, all’improvviso intorno a me divenne tutto scuro ed iniziai a non vedere più bene. 
 
Devo onestamente confessare che, nonostante la mia fiducia nel Signore, quello fu un momento di grande sconforto: i medici riscontrarono, poi, un foro nella pupilla. Avevo una retinopatia centrale e per questo non percepivo più i colori.
Il Signore però non mi abbandonò; soprattutto mi confortò con la Sua Parola. Spesso mi venivano in mente le parole che Paolo rivolse a Timoteo: «Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù» (2ª Timoteo 2:3). 
 
Anche questa volta, comunque, il Signore confermò la Sua Parola, infatti il 19 gennaio 2005, durante la giornata nazionale di preghiera, usando semplici parole, ma con certezza di fede, pregai il mio Dio e chiesi a Gesù di intervenire per guarire i miei occhi. 
 
Al termine della preghiera, aprendo gli occhi, vidi tutto chiaramente! Non potrò mai fare a meno di renderGli la mia gratitudine e la mia obbedienza testimoniando che Gesù vive in eterno!
 
A Dio sia la gloria.