IL FIUME E IL DESERTO

IL FIUME E IL DESERTO

Un fiume, durante la sua tranquilla corsa verso il mare, giunse a un deserto e si fermò. Davanti ora aveva solo rocce disseminate di anfratti e caverne nascoste, dune di sabbia che si perdevano nell’orizzonte. Il fiume fu attanagliato dalla paura.

 
- “È la mia fine. Non riuscirò ad attraversare questo deserto. La sabbia assorbirà la mia acqua e io sparirò. Non arriverò mai al mare. Ho fallito tutto” si disperò.
 
Lentamente, le sue acque cominciarono a intorpidirsi.
 

Il fiume stava diventando una palude e stava morendo.

Ma il vento aveva ascoltato i suoi lamenti e decise di salvargli la vita.

 

 “Lasciati scaldare al sole, salirai in cielo sotto forma di vapor acqueo. Al resto penserò io” gli suggerì.

 

Il fiume ebbe ancor più paura.

 

 “Io sono fatto per scorrere fra due rive di terra, liquido, pacifico e maestoso. Non sono fatto per volare per aria”.

 

Il vento rispose: “Non aver paura. Quando salirai nel cielo sotto forma di vapor acqueo, diventerai una nuvola. Io ti trasporterò di là del deserto e tu potrai cadere di nuovo sulla terra sotto forma di pioggia, e ritornerai fiume e arriverai al mare”.

 

 

Ma il fiume aveva troppa paura e fu divorato dal deserto.

 

 

(Tratto dal sito" Risorse avventiste ")

 
 
Applicazione spirituale

Anche nella nostra vita si presentano all'improvviso dei periodi in cui tutto il nostro mondo interiore di affetti, di sentimenti, di vita con gli altri, sembra attraversare un deserto arido ed anche momenti nei quali difficoltà feroci sembrano sbarrare il tranquillo fluire della nostra esistenza.

 

Molti esseri umani hanno dimenticato che c'è un solo modo per superare queste situazioni ed è:

  •  arricchire la propria vita interiore mediante la vita spirituale,

  •  lasciarsi trasformare dal Sole (che è Dio) e trasportare dal Vento dello Spirito.

 

Ma è un rischio che pochi accettano di correre, perché noi vorremmo sempre conservare il pieno governo di ogni nostra esperienza di vita ed abbiamo paura di cedere al altri il controllo della nostra esistenza

 

Invece, come dice Gesù, «Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene, né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito» (Giov. 3:8).

 

In tanti, purtroppo, si lasciano frenare da paure inconsulte che attanagliano le loro menti ed impediscono loro di abbandonarsi nelle mani di Dio, di accettare con semplicità l’Evangelo e vivere la propria vita seguendo i consigli che Gesù ci dà nella Bibbia.

 

Come quel fiume, quindi, anche tante persone, pur essendo consapevoli che la loro vita, pur nel suo abituale svolgimento quotidiano, non dia loro alcuna soddisfazione interiore ed alcuna certezza, preferiscono continuare a vivere un'esistenza spesso insulsa e senza alcuna nobile méta e, pur di non essere disturbati nel seguire senza scossoni la loro vuota ed inutile vita, preferiscono che essa fluisca tra due rive di fango invece di librarsi nel cielo con Gesù.

 

Dinanzi all'amorevole e pressante invito del Signore: «Venite a Me voi tutti che siete aggravati e oppressi ed Io vi darò riposo» (Matteo 11:28), essi preferiscono lasciarsi soggiogare dai loro affanni quotidiani e confidare in persone spesso interessate e, seppure oneste, tuttavia incapaci di aiutarle, piuttosto che arrendersi nelle Sue braccia potenti e amorose.

 

 

Molti, di fronte all'invito di Gesù, pensano:

 

Come farò a sopravvivere e che sarà della mia vita in questo mondo egoista e prepotente senza che io possa agire come le altre persone con astuzia, con egoismo, anche con cattiveria, se necessario?

 

E poi, cosa penseranno di me i miei amici vedendomi frequentare assiduamente una Comunità cristiana e scoprendo in me un cultore della Bibbia?

 

 Che vita vivrò senza più i miei amici, le feste, i bagordi, …

 

Queste paure incontrollate sono semplicemente la conseguenza degli attacchi del diavolo alle nostre menti. Egli vuole tenerci ancora suoi prigionieri, perciò suscita in noi dubbi e paure infondate e ci lega con catene invisibili, ma solo Gesù dona la vera libertà ed Egli disse «Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi» (Giov. 8:36).

 

Egli desidera (ed ha la potenza di realizzare ciò che desidera) che, chiunque si affida a Lui, possa attraversare questa vita, pur nei suoi inevitabili travagli, con la certezza e la pace che vengono dalla consapevolezza della Sua Presenza accanto a noi e ci ha promesso che nel Suo Nome avremo vittoria su ogni avversità ed un giorno potremo vivere per sempre con Lui nel cielo in un luogo di gloria e di beatitudine eterna.