IL FENOMENO DELLE LINGUE FINO AL 1914 - NASCITA UFFICIALE DEL MOVIMENTO PENTECOSTALE

L’esplosione del fenomeno pentecostale si è avuta all’inizio del 1900.

Ciò non avvenne da un giorno all’altro, come per un colpo di bacchetta magica, ma il Signore preparò l’avvenimento con tutta una serie di eventi e di situazioni precedenti per cui «quando giunse la pienezza dei tempi» (Gal.4:4) manifestò quella che per noi pentecostali è la realizzazione della profezia di Gioele «Dopo questo, avverrà che Io spargerò il Mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il Mio Spirito» (Gioele 2:28-29).

Tuttavia la pienezza dello Spirito Santo con le Sue manifestazioni carismatiche da parte di singoli credenti non è mai mancata nella storia della Chiesa, ma lo Spirito di Dio si è sempre mosso nel corso dei secoli, come testimoniano gli svariati esempi storici tramandati fino a noi, dei quali ne riportiamo alcuni.

  • Tertulliano (155 circa - 230 circa) parlò dei doni spirituali compreso il dono delle lingue che si manifestava spesso a quei tempi.

  • Ireneo (115-202) diceva: “Nelle nostre chiese abbiamo molti fratelli che possiedono doni profetici e che mediante lo Spirito Santo parlano ogni genere di lingua.

  • Frederic William Farrar (1831 – 1903) (meglio conosciuto con il suo ultimo titolo di Dean) Dean Farras, parlando dei cristiani che erano perseguitati a Roma, li descrisse, come “persone piene di serenità, le quali andavano incontro ai tormenti cantando lodi a Dio e parlando in altre lingue ossia lingue da loro non conosciute!”

  • Crisostomo (4° e 5° sec.) affermò: “Al tempo degli apostoli chiunque era battezzato parlando immediatamente in altre lingue…”

  • Nel 4° sec. Agostino scriveva: “Anche noi facciamo quello che facevano gli apostoli quando imposero le mani su quelli di Samaria e invocarono il dono dello Spirito Santo. Si attendeva che i nuovi convertiti parlassero con lingue nuove.

  • Gioacchino Da Fiore (1130-1202) definì il suo tempo come "l'epoca dello Spirito".

  • Tra i movimenti religiosi recenti, Philip Scaff, storico della Chiesa, nota che il fenomeno delle lingue come dono dello Spirito Santo, riapparve di tanto in tanto, specie in periodi di risveglio religioso, poiché le Scritture dovevano realizzarsi. Esse riportano infatti: “Negli ultimi tempi…" (Gioele 2:28). Ricordiamo i vari movimenti quali:

a) I Camisardi,

b) I profeti delle Cavennes francesi,

c) I Quaccheri e Metodisti Inglesi,

d) I Readers (seguaci di Lazarese) in Svezia nel 1843,

e) I Risvegli in Irlanda del 1859 fino ad arrivare al 20° secolo, che riporta circa 200 milioni di pentecostali nel mondo.

 

 

BREVE CRONISTORIA DEI MOVIMENTI CHE PORTARONO AL RISVEGLIO PENTECOSTALE

Il punto cruciale da cui partire per parlare dell'origine del pentecostalesimo moderno è chiaramente la Riforma Protestante la quale portò con sé, tra le altre grandi novità, quella di ridare alla Bibbia un ruolo fondamentale nello sviluppo della vita spirituale dei singoli credenti per una ricerca individuale di Dio senza il bisogno di intermediari, come per esempio la classe clericale.

Con questi presupposti non meraviglia che il movimento ben presto divenne fenomeno popolare.

Le origini del Movimento Pentecostale, vengono comunemente fatte risalire a cinque revival, il cui comune denominatore era l'interesse per la glossolalia, inizialmente circoscritti ad aree geografiche determinate:

  • Bradford, UK (S Wigglesworth) 1875;

  • Chicago (J. A. Dowie- J. G. Lake) 1891-1907;

  • gli episodi di Topeka, nel Kansas, nel 1901;

  • di Azusa Street, a Los Angeles, nel 1906;

  • e del Galles tra il 1904 e il 1908.

In articoli specifici parleremo di ciascuno di questi Risvegli.

Precedentemente però all'interno del Movimento Protestante erano già comparse manifestazioni comuni ai pentecostali attuali.

  • Fra il Settecento e l'Ottocento un rinnovato interesse per le guarigioni e i miracoli si manifestò nei grandi movimenti di risveglio, in ambiente presbiteriano con Charles Finney (1792-1875) e perfino fra gli episcopali di tradizione anglicana.
  • Movimento di Santità (holiness), John Wesley e J. Fletcher.
  • La glossolalia si era affacciata occasionalmente in revival di predicatori come Dwight L. Moody (1837-1899) e aveva avuto un ruolo in determinate fasi storiche (non proseguite fino al XX secolo) di movimenti profetici o restaurazionisti di origine cristiana.
  • Edward Irving, pastore della chiesa presbiteriana di Regent Square a Londra nel 1831 in cui ci furono manifestazioni di lingue e di profezia.
  • Movimento di Keswick (UK) 1875, che poneva enfasi sul rivestimento di potenza spirituale.
  • Particolarmente interessati alle guarigioni erano il canadese A. B. Simpson (1843-1919), fondatore dell'Alleanza cristiana missionaria e John Alexander Dowie (1847-1907), un predicatore di origine scozzese che fonda nel 1896 una denominazione, la Christian Catholic Church incentrata sulla guarigione.

 

Ora, perché così spesso dalla Riforma in avanti si parla di risveglio?

Fin dall'inizio la Riforma ebbe una forte impronta politica che andò a cozzare proprio contro quei movimenti popolari nati spontaneamente dallo studio personale della Bibbia.

Da questi "scontri" nacquero vari movimenti di dissenso e vari servitori di Dio desiderosi di vedere un risveglio nella Chiesa del Signore.

Tra i vari Movimenti vale la pena citare, in particolare, questi quattro:

Gli Anabattisti [Link alla scheda relativa]

Il Movimento Mennonita [Link alla scheda relativa]

Il Movimento Battista [Link alla scheda relativa]

Il Movimento Quacquero [Link alla scheda relativa]

Per approfondirne le dinamiche si rimanda agli articoli dedicati a ciascun Movimento cliccando sul nome del Movimento, che conduce al link corrispondente.

Il "Movimento degli Anabattisti" (nome che deriva dalla consuetudine di ribattezzare gli adepti e che non va confuso col successivo Battismo), fu un movimento religioso, nato nel XVI secolo, nell'ambito delle Riforma protestante, a Zurigo.

È noto da alcune testimonianze che tra gli anabattisti c'era chi parlava in lingue e chi profetizzava.

Il "Movimento Mennonita", la più numerosa delle chiese anabattiste.

L'idea alla base della dottrina mennonita è quella di un ritorno alle origini della Chiesa cristiana che, secondo loro, è stata rovinata da secoli di teologia e di lotta per il potere, andando sempre più allontanandosi da ciò che loro ritengono il messaggio originale di Cristo.

Come tutti gli anabattisti, i Mennoniti rifiutano il battesimo come sacramento e soprattutto sono fortemente contrari al battesimo di bambini.

Il Movimento Battista, in cui rivestiva grande importanza l'evangelizzazione e veniva predicato il battesimo agli adulti piuttosto che agli infanti.

Il nome del Movimento Battista deriva dalla pratica neotestamentaria di battezzare coloro che hanno fatto una personale confessione di fede nel Signore Gesù Cristo.

Essi, insieme ai mennoniti e ad altri anabattisti fanno parte di un movimento spirituale per il rinnovamento e separazione tra stato e chiesa, il battesimo ai credenti e un impegno consapevole alla fede personale in Cristo.

Le prime chiese battiste sono sorte nel secolo XVII, all’interno della Riforma Protestante di tipo calvinista, raccogliendo l’eredità ideale degli anabattisti del secolo XVI.

Il Movimento Quacchero, fondato da George Fox e caratterizzato da manifestazioni spirituali particolari durante i loro culti (i Quaccheri, infatti, prendono il nome dal verbo inglese "to quake" ossia "tremare"; tant'è che i quaccheri erano anche noti come "i tremolanti").

La politicizzazione della Chiesa Riformata portò ad un’eccessiva burocratizzazione delle strutture e il messaggio diventò piatto e rigido. Si diventò una massa di religiosi.

Ma grazie a Dio, il Signore suscitò sempre delle persone che, mal sopportando questa situazione, si lasciarono guidare a reagire.

Tra i tanti credenti infuocati dal desiderio di un potente risveglio in seno alla chiesa, ricordiamo:

 




Jakob Spener

George Whitefield

Johathan Edwards

John Wesley

John Nelson Darby

Charles Finney

Di ciascuno di questi sono riportate notizie più accurate nei rispettivi articoli di riferimento ai quali si accede cliccando sul nome interessato. Possiamo accennare, però, alle idee proposte da Spener che furono:

1. Il ritorno all’intenso studio biblico.

2. La rivalutazione spirituale delle funzioni dei laici contro il monopolio della dirigenza delle chiese.

3. La superiorità dell'azione sulla teologia.

4. La rinunzia allo spirito di controversia.

5. La preparazione più pratica e meno teologica per i pastori.

6. Priorità della predicazione edificante rispetto a quella intellettuale.

Queste idee divennero uno strumento potente per infiammare i cuori dei vari movimenti popolari di dissenso presenti in varie regioni, e soprattutto in Inghilterra.

Ben presto questi movimenti entrarono in conflitto con la chiesa anglicana e quindi molti dovettero rifugiarsi nelle colonie inglesi in America. Fu proprio negli Stati Uniti che si verificò il Great Awakening, il Grande Risveglio (1720).

Tra coloro che accolsero favorevolmente queste idee ci fu il predicatore George Whitefield che faceva la spola tra l'Inghilterra e l'America.

Ma il Great Awakening ebbe modo di compiersi soprattutto sotto la potente predicazione del pastore Jonathan Edwards.

I suoi culti erano noti per essere dei culti di risveglio. All'interno di questi culti si verificavano segni potenti, frutto del pentimento e ravvedimento predicati da Edwards.

Ci furono anche tanti predicatori, definiti folkloristici, che predicavano soltanto questi segni, solo l'atto conclusivo; insomma pretendevano il frutto senza il lavoro. A proposito di queste contro risposte Edwards disse: "Quando Dio è all'opera, il diavolo non dorme".

Un altro personaggio chiave dell'epoca fu John Wesley e il metodo da lui introdotto diede il nome al Movimento Metodista.

Wesley faceva parte di una cerchia di amici che se interrogavano su cosa fare per migliorare la condizione della Chiesa. Ci fu un avvenimento nella sua vita che lo sconvolse totalmente e che lo convinse della necessità di una conversione reale e non dogmatica e che espresse nella celebre massima secondo cui: "La conversione è databile".

Le sue idee non furono bene accolte dai più; l'accusa principale che gli venne mossa fu che con le sue idee riportava la Chiesa sotto la legge perché sosteneva che dopo la conversione c'era bisogno di cominciare un cammino di santificazione.

Egli non si scoraggiò e, sebbene cacciato dalle cattedrali, andò avanti con la sua predicazione e si riversò per le strade con i suoi predicatori. "La mia parrocchia è il mondo" dirà poi, perché il suo intento non era quello di fondare una sua chiesa, ma di raggiungere chiunque avesse un bisogno spirituale.

Tuttavia, pur essendo Wesley fortemente adenominazionale, il suo metodo divenne un movimento.

Sotto l'influsso di queste due grandi personalità quali Jonathan Edwards e John Wesley avvenne il passaggio dalla teologia riformata classica a una teologia di risveglio, delineando una strategia di risveglio per le nazioni, per evitare che la Chiesa si irrigidisca.

La strategia era costituita di tre punti:

  • Ravvedimento spirituale;

  • Forte azione pratica di stampo caritatevole;

  • Grande interesse per lo studio biblico.

A testimonianza della forte enfasi posta sulla Scrittura c'è da dire che alla fine del '700 intorno alle varie università teologiche nacquero tanti college, che altro non erano che delle vere e proprie scuole bibliche.

 

  Il 19° secolo: il secolo del Risveglio
Nell'800, oltre al ravvedimento e alla santificazione, si fece avanti un altro elemento, quello carismatico.

E difatti, con sempre maggiore frequenza si verificarono eventi miracolosi, dovuti alla predicazione di un contatto diretto con Dio.

L'intero '800 è identificato come il secolo del risveglio.

  • Già all'inizio dell'Ottocento si ebbe un grande risveglio negli USA, in una cittadina del Kentucky; migliaia e migliaia di persone accorrevano a dei meeting organizzati.
  • Anche in Europa si verificarono dei fenomeni di risveglio seppur con aspetti diversi.

Uno di questi fu quello prodotto dalle idee di Manuel Lacunza, teologo gesuita stabilitosi a Imola dopo l'espulsione dei gesuiti dalle terre spagnole. Egli scrisse un'opera: “La venida del Mesias en gloria y majestad”, nella quale sostenne i temi caratteristici del millenarismo primitivo: doppia resurrezione e attesa del regno millenario di Cristo in Terra.

Quello di Lacunza divenne un movimento noto come "millenarista".

  • Il tipo di risveglio di tipo millenarista propugnava, sul modello apostolico, una inclusione delle varie comunità, visto che ognuna di esse poteva avere qualche elemento positivo da poter sommare poi a quello delle altre chiese.

Un'altra tipologia di risveglio è costituita invece da quella separatista.

  • Di questo tipo era il Darbismo, nato dalle idee di John Nelson Darby, anch’egli professante le idee del Premillenialismo, ma, contrariamente a simili movimenti religiosi, come ad esempio gli Avventisti, egli non si sbilanciò nel dare date precise per il secondo avvento di Cristo, ma si limitò a descrivere come gli eventi della fine del mondo sarebbero dovuti accadere.

Un altro punto della dottrina del Darbismo era il pre-tribolazionismo (sebbene quest'idea fosse stata originariamente sviluppata nell'ambito della chiesa di Edward Irving): egli, infatti, affermò che la chiesa sarebbe stata segretamente rapita in cielo in occasione della resurrezione dei giustiprima della grande tribolazione degli ultimi giorni del mondo

L'idea del ritorno di Cristo caratterizzò tutto l'800.

Nacquero due denominazioni: i Milleniti e gli Avventisti, che ingloberanno dopo un po' il movimento millenita. 

Il caposaldo degli Avventisti, oltre all'osservanza del riposo in giorno di sabato, è proprio il ritorno di Cristo.

  • Questo è quanto avvenne negli USA.
  • In Europa invece fu più l'aria carismatica a caratterizzare i vari risvegli. In particolare fu Edward Irving, principale fondatore della Catholic Apostolic Church, a porre grande enfasi sull'aspetto delle manifestazioni dello Spirito.

Secondo testimonianze, durante i loro culti si parlava in lingue e si profetizzava.

Oltre a questo, la particolarità del risveglio europeo è che esso conquista le università e molti intellettuali accettano il messaggio dell'evangelo. Si deve sottolineare infatti che questa è l'età del
Romanticismo, caratterizzata proprio da una esaltazione dei sentimenti, non ultimo quello religioso.

Nella seconda metà dell'800 ebbe luogo una nuova linea di risvegli. Non più risvegli "isolati" operati solo in casi particolari, ma i "revival": massimo ogni 10 anni andavano riproposti i risvegli nelle varie comunità.

Questa strategia fu adottata soprattutto da  Charles Finney.

Con i revival però, si banalizza un po' il concetto di risveglio, ponendo enfasi sul miracolismo.
Un po' come già accaduto ai tempi di Edwards, ci si concentra solo sui frutti che la predicazione comporta e non sulla predicazione stessa. La gente poteva anche ricevere i miracoli ma spesso le loro vite non erano trasformate.

 

L'ultimo movimento di fine '800 che ha caratterizzato le chiese risvegliate è "l'Holiness Moviment", il Movimento di Santità, nato negli USA e arrivato successivamente in Inghilterra.

Gli ideatori del movimento predicavano un cammino di santificazione di stampo wesleyano.

Il movimento nacque quasi a mo' di risposta a due importanti avvenimenti dell'epoca:

La nascita della teoria evoluzionista di Darwin

Le idee di Freud, che implicitamente contenevano un pericoloso annullamento del peccato in quanto, per dirlo in termini semplicistici, egli sosteneva che tutto ciò che un uomo era da adulto, non fosse altro che la manifestazione di ciò che ha vissuto da bambino.

Ciò avrà pure una sua grande parte di verità. Ciò di cui però non tiene conto questa idea è che Dio è potente da cancellare l'intera infanzia di una persona e trasformarla interamente.

Ad ogni modo le idee freudiane finirono per entrare anche nelle chiese.

Un altro aspetto importante dell'epoca fu il moralismo, ossia quella tendenza delle chiese a porre la loro attenzione su questioni relative alla testimonianza esteriore del credente quale manifestazione evidente di ciò che si nutre nel cuore, per esempio sul modo di vestire o di comportarsi.

Il moralismo ebbe un forte impatto anche in mezzo al Movimento di Santità che gli diede grande enfasi. Da esso nacquero due denominazioni:

  • La Chiesa del Nazareno e
  • La Chiesa di Dio.

Queste due denominazioni hanno al loro centro dottrinale l'idea di santificazione wesleyana.

Il modello wesleyano era composto di quattro punti:

  • Conversione
  • Remissione dei peccati
  • Santificazione
  • Ritorno di Cristo.

La novità introdotta dal Movimento di Santità fu che la santificazione avesse il suo culmine nel battesimo dello Spirito Santo.

La questione che nacque però fu: come si fa a capire chi è battezzato di Spirito Santo?

Il Movimento di Santità fu il preludio alla nascita del Pentecostalesimo.

Già c'era la base data dai risvegli dei decenni passati ma fu col Movimento che si innescò un meccanismo che porterà alla nascita del pentecostalesimo.

Ciò perché si cominciò a riflettere sulla santificazione e su quale fosse il segno di partenza e/o il culmine della santificazione.

Nacque una divergenza di pensiero tra la componente americana del Movimento di Santità e quella inglese.

  • Quella americana, era convinta che il battesimo dello Spirito Santo testimoniava dell'avvenuta maturazione della santificazione nel credente.
  • Gli inglesi invece credevano che il battesimo non testimoniava qualcosa di preciso ma solo che era un elemento fondamentale che aiutava il credente a procedere nel cammino di santificazione.
Negli USA quindi si mise in moto la ricerca: se il segno della santificazione è il battesimo dello Spirito Santo, qual è il segno che identifica il battesimo?

 

  I TRE GRANDI RISVEGLI CHE DIEDERO INIZIO AL MOVIMENTO PENTECOSTALE

Questa ricerca fu il meccanismo che innescò il Risveglio che partì da tre grandi risvegli che si manifestarono all'interno del popolo di Dio in quegli anni.

 

  TOPEKA 1901

Questo risveglio si manifestò sotto il ministerio di Charles Parham (link alla biografia di Parham), predicatore del Kansas.

Parham, di origine metodista, si era formato in una chiesa del Movimento di Santità ed era un uomo con una particolare predisposizione alle manifestazioni carismatiche dello Spirito Santo.

Per qualche tempo frequentò la "Chiesa del Battesimo del Fuoco" di Benjamin Irving, che faceva capo al Movimento di Santità. Sua moglie era quacchera. Inoltre Parham aveva stretto amicizia col predicatore Alexander Dowie, le cui riunioni erano spesso contraddistinte da manifestazioni prodigiose e miracolose. Tutto questo per sottolineare come la componente carismatica fosse ben presente in lui sin dai primi anni.

A Topeka Parham fondò la Bethel Bible School, una scuola biblica.

Accadde una volta che egli dovette lasciare la scuola per una conferenza. Andando via però, lasciò ai suoi studenti questo compito: ricercare all'interno del Nuovo Testamento quale fosse il segno del battesimo dello Spirito Santo.

Al suo ritorno Parham trovò la scuola in fermento; tanti, soprattutto studentesse, erano totalmente rapiti da questa ricerca. La conclusione alla quale giunsero fu che quel segno fossero le lingue, arrivando a questa conclusione da un'analisi di Atti 2, Atti 8, Atti 10, e Atti 19.

Ciò che sigillò la scoperta fu qualcosa che avvenne durante una notte di veglia che si tenne alla scuola il 1° gennario 1901.

Agnes Ozman, una studentessa, chiese a Parham che le imponesse le mani affinché potesse ricevere il battesimo ed effettivamnte accedde così.

Nel giro di pochi giorni circa la metà del corpo studentesco aveva ricevuto lo Spirito Santo con l'evidenza delle lingue. Ben presto la notizia di ciò che Dio stava facendo si diffuse ovunque; i giornali divulgavano i titoli “Pentecoste! Pentecoste!”. Gli strilloni gridavano: “Notizie sulla Pentecoste!”.

Il 21 gennaio 1901, Parham predicò il primo sermone dedicato all’esclusiva esperienza del battesimo dello Spirito Santo con l'evidenza del parlare in altre lingue presso l'Accademia di musica a Kansas City. Successivamente andò in tutto il paese predicando la verità del battesimo dello Spirito Santo con meravigliosi risultati: conversioni, guarigioni, liberazioni e battesimi nello Spirito Santo.

 

  GALLES 1904 - 1905

Il risveglio gallese prese il via dalla predicazione di Evan Roberts.

L'unica differenza tra questo risveglio e quello americano fu che negli USA fu posta particolare enfasi sulla glossolalia, la manifestazione delle lingue; in Galles invece l'attenzione era spostata sull'imprevedibilità dello Spirito.

Lo Spirito poteva muoversi in ogni momento come Egli desiderava.

Il 31/10/1904 è l'inizio ufficiale del risveglio in Galles. In quella sera si tenne una riunione di preghiera e Roberts affermò che aveva sentito lo Spirito che gli diceva che era questo di cui aveva bisogno.

Dopo aver pregato sentiva una viva energia ed aveva voglia di andarsene per tutto il Galles correndo a predicare l'Evangelo della grazia.

Roberts espresse 4 punti fondamentali che ogni cristiano doveva rispettare:

  • Rigettare ogni forma di peccato
  • Astenersi da ogni tipo di parole o azioni equivoche
  • Parlare agli altri di Gesù
  • Pregare per ricevere lo Spirito Santo e dopo averlo ricevuto, ubbidirgli.

Ci furono diverse conversioni e all'epoca si disse che quasi l'intero Galles fosse coinvolto dal fuoco dello Spirito Santo.

Dalla matrice del risveglio gallese nacquero le chiese Elim e la Chiesa Apostolica.

 

  LOS ANGELES 1906 - 1909

Il risveglio di Los Angeles è forse quello più celebre, quello che in qualche modo ha sancito la nascita del pentecostalesimo in modo netto.

Esso è avvenuto sotto il ministerio del pastore William Seymour, che era nato metodista per poi abbracciare la Chiesa di Dio.

Seymour ascoltò la predicazione del battesimo dello Spirito Santo quasi per caso, origliando una predicazione di Charles Parham. Accolse con gioia questa novità e volle predicare il messaggio pentecostale in altre comunità, ma il suo messaggio fu rigettato.

Decise dunque di iniziare una riunione di preghiera in un appartamento a Los Angeles. Qui in tanti ricevettero il battesimo dello Spirito Santo e nel giro di poche settimane quell'appartamento risultò essere estremamente piccolo a fronte del gran numero di persone che vi accorrevano.

Si trovò quindi una ex-falegnameria al 312 di Azusa Street che fu utilizzato per le riunioni di culto tenute dal pastore Seymour.

Il risveglio durò tre anni ma tanto bastò a far diffondere enormemente la predicazione pentecostale. 

Il fatto che un risveglio di tale portata si fosse manifestato proprio a Los Angeles non è un caso.

In quel tempo Los Angeles era il crocevia del mondo per varie ragioni di tipo commerciale e culturale. Come disse qualcuno, il Signore stava facendo di Azusa Street la Nuova Gerusalemme; divenne il punto in cui una enormità di persone ricevevano la testimonianza del battesimo dello Spirito Santo.

  Presto, però, nacquero delle dispute in seno a questi movimenti di risveglio.

Come detto, il risveglio di Los Angeles assunse dimensioni incontrollabili e il pastore Seymour si dimostrò piuttosto incapace a dominare un movimento probabilmente più grande di lui.

All'interno della comunità si verificavano manifestazioni particolari, tali da far nascere il dubbio se si trattasse di manifestazioni spirituali o di mere esagerazioni carismatiche.

La prima contesa tra Parham e Seymour nacque proprio per questo punto. Frequentando dei culti ad Azusa Street, Parham si sentì piuttosto turbato, arrivando a dire che tali riunioni, piuttosto che culti al Signore sembrano essere dei riti voodoo.

 

        - Altro punto di discordia nacque intorno al fenomeno delle lingue.

Parham era convinto che esso non fosse da considerare glossolalia ma xenoglossia. In parole povere era convinto che quando un credente parla in lingue, egli sia in grado di parlare le lingue di popoli esistenti e che il dono dovesse manifestarsi soprattutto nelle missioni per poter evangelizzare persone di lingue diverse.

Seymour invece credeva che al momento di parlare in lingue un credente potesse arrivare anche a parlare lingue sconosciute e non soltanto lingue correnti.

A dispetto di queste contese, i movimenti pentecostali andarono avanti e molte chiese del Movimento di santità accettarono la linea pentecostale.

Il fenomeno del battesimo dello Spirito Santo avveniva in tutti i tipi di chiese, tanto metodiste, quanto battiste e così via.

Quando però si trattò di portare la "novità" nelle chiese, l'alternativa pentecostale non fu adeguatamente proposta. Le chiese ufficiali si dissociarono da queste manifestazioni e coloro che avevano provato questa esperienza erano messi al bando.

Fu così che da "Movimento" il Pentecostalesimo divenne "Denominazione".

 

  Tra i tanti che ricevettero la testimonianza dell'esperienza pentecostale ci fu William Durham, pastore di una chiesa battista di Chicago.

Egli ricevette il battesimo dello Spirito Santo e la sua comunità diventò una comunità pentecostale.

Questa però non era una regola; molti infatti, di ritorno dalla testimonianza di Azusa Street, tornando nelle chiese di origine venivano esclusi, specie se erano semplici fedeli.

Ai tempi di Durham la grande linea dottrinale del pentecostalesimo era di tipo wesleyano e consisteva di questi tre punti:

  • Conversione
  • Santificazione
  • Battesimo.

Durham non era di questo avviso. Egli sosteneva che con la sua opera, Gesù non solo aveva salvato l'uomo ma lo aveva anche purificato.

Insomma di tre punti Durham ne fa due:

  • Conversione e Santificazione insieme
  • Poi il Battesimo.


Sorse quindi un problema dottrinale. Durham cacciò fuori questa idea durante un riunione tra pastori.

All'epoca, infatti, i vari pentecostali mandati via dalle varie comunità, pensarono che fosse necessario accorparsi in una rete e quindi c'erano queste riunioni.

  • Fu a Hotsprings nell'Arkansas nel 1914 che i pentecostali sposarono l'idea di Durham.

Solo in 300 non accettarono questa posizione ed è così che il 1914 divenne l'anno in cui nacquero le Assemblies of God, le Assemblee di Dio americane.

L'atteggiamento iniziale che ebbero i pentecostali alla loro nascita fu il forte impulso all'evangelizzazione. Ciò avvenne soprattutto ad opera delle Assemblee di Dio. Caratteristica della visione evangelistica delle Assemblee fu quella di non limitarsi ad una evangelizzazione di quartiere ma di vedere come proprio campo d'azione un po' tutto il mondo.

Con la nascita del Movimento Pentecostale però, a dispetto dell'interesse molto forte dedicato all'evangelizzazione, c'era carenza di formazione biblica.

* STORIA DEL MOVIMENTO PENTECOSTALE ITALIANO - A cura di Carmine Lamanna – https://www.evangelicitaliani.it/Archivio-Tutti-i-Protestanti/STORIA-DEL-MOVIMENTO-PENTECOSTALE.pdf