FRANK BARTLEMAN

FRANK BARTLEMAN

Frank Bartleman nacque il 14 dicembre 1871 nella Pennsylvania orientale, e morì il 23 agosto 1936. Come autore, evangelista, e missionario, fu molto influente nei primi anni del risveglio pentecostale.

È generalmente accettato che Charles Fox Parham sia stato il “padre” del movimento pentecostale dei primi tempi e che William J. Seymour sia stato il “catalizzatore” della Pentecoste, trasformando un piccolo e misero stabile nel centro della città di Los Angeles in un centro per il risveglio mondiale.

Non è, invece, sufficientemente riconosciuto il ministero giornalistico di Frank Bartleman.

Fu una fortuna per Seymour e per il mondo che Frank Bartleman fosse lì per riferire sugli eventi che si manifestavano ad Azusa Street. 

Furono il diario e i resoconti delle testimonianze oculari pubblicati nella stampa del Movimento di Santità che costituirono la registrazione più completa e più affidabile di ciò che accadde realmente a Los Angeles nel periodo 1906-1909.

Inoltre, i suoi scritti su vari periodici e giornali portarono il messaggio della Pentecoste in tutto il mondo, accendendo nuovi fuochi dello Spirito ovunque arrivavano.

Si può dire che Bartleman era nato «per un tempo come questo» (Ester 4:14) e che tutta la sua vita sia stata una preparazione per questo ministero.

Negli anni seguenti, Bartleman mise insieme le annotazioni del suo diario e gli articoli stampati in vari periodici del Movimento di Santità e li pubblicò sotto forma di libro, nel 1925, con il titolo: "How Pentecost came to Los Angeles: How it was in the beginning" (Come la Pentecoste giunse a Los Angeles: come era all'inizio). I

n questo libro si avverte l'entusiasmo degli avvenimenti accaduti nella vecchia missione di Azusa.

Dall'inizio Bartleman sembrò avvertire l'importanza storica della Pentecoste di Los Angeles. Sin dalla prima riunione, da lui frequentata nell'aprile del 1906, avvertì che ne sarebbe risultato un "risveglio di portata mondiale".

L'intera vita di Bartleman è stata impegnata, in molti modi, come preparazione per riferire sulle riunioni di Azusa Street. È probabile che senza la sua relazione il movimento pentecostale non si sarebbe diffuso così rapidamente e non si sarebbe spinto così lontano, come avvenne. La sua attività giornalistica non soltanto informò il mondo sul movimento pentecostale, ma in larga misura lo aiutò anche a formarsi.

 

LA SUA INFANZIA

Nato in una fattoria nella contea di Bucks, vicino a Carversville il 14 dicembre 1871 nella Pennsylvania orientale, da Frank Bartleman, un rigoroso immigrato tedesco di fede cattolico-romana e da Margtherita (Hellyer) Bartleman, un’americana di stampo quacchero inglese e Gallese, Bartleman era un bel bambino malaticcio, che frequentava la scuola e lavorava nella fattoria di suo padre fino a che lasciò la sua casa all'età di 17 anni.

La sua infanzia fu molto difficile. Contrasse una febbre gastrica e all'età di un anno, i medici diagnosticarono che stava per morire. Tuttavia sopravvisse alla febbre.

A cinque anni cominciò a soffrire di una visione doppia abbastanza  grave tanto che per due anni dovette essere nutrito e condotto per mano.

Da sei anni a quattordici anni soffrì quasi quotidianamente di dispepsia e mal di testa, e nel suo diario scrisse: "La vita è diventata un fardello dolente per me"Dalle sue stesse parole, egli fu un "semi-invalido per tutta la vita"; "vivevo sempre con la morte che mi guardava sopra la spalla".

Bartleman viveva in condizioni di povertà assoluta e lavorava molto duramente nella fattoria. Di suo padre scrisse: “... aveva poca simpatia o comprensione per le debolezze. Molte volte ero così malato che seguivo l'aratro trascinandomi a malapena. Eravamo schiavi della nostra fatica quotidiana”.

Bartleman dice: “avevo fame di simpatia e di amore, ma ero assolutamente incompreso, tranne che dalla mia preziosa mamma”.

La sua comprensiva mamma, nel tentativo di guidarlo in una direzione spirituale, lo portò alla Scuola Domenicale.

Bartleman aveva qualche ricordo di aver sentito storie della Bibbia e di aver partecipato a una festa con i cocomeri, ma dice che la gente di chiesa appariva come tutti gli altri, a parte la loro professione.

A sedici anni soffriva dolorosamente di vene varicose e desiderò in segreto di morire. Di questa stagione della sua vita egli disse:

“In questo momento non ho alcuna consapevolezza della realtà di Dio. Spesso mi sono chiesto di Lui e temevo di averLo irritato. Vorrei stendermi nei campi di notte, guardando le stelle e chiedermi se fosse possibile a Dio di parlarmi. Ero disposto a morire. Nella mia debolezza avevo perso ogni interesse per la vita naturale. Desideravo conoscere il futuro, ma tutto sembrava avvolto in un impenetrabile mistero. Le stelle erano silenziose. Non sembrava esserci mezzo attraverso il quale potevo essere istruito”.

A FILADELFIA

A diciotto anni Bartleman fu attirato nella città di Filadelfia da uno dei suoi fratelli che vivevano lì e stava propagandando un’iniziativa imprenditoriale a rischio con la quale “arricchirsi rapidamente”. Si fece coinvolgere, ma solo per perdere la maggior parte del poco denaro che aveva e che era stato guadagnato molto duramente. Tuttavia, non tutto andò perduto; egli amava Philadelphia e ci sarebbe tornato spesso; il tempo trascorso lì si sarebbe rivelato importante nella sua ricerca spirituale.

Si assicurò un posto di lavoro nella vicina New Jersey, in cui lavorava dalle cinque alle ventuno nei giorni feriali e il sabato fino a mezzanotte. Qui riceveva tre dollari a settimana, più vitto e alloggio.

Si rifiutò di lavorare la domenica che invece voleva utilizzare per visitare suo fratello a Filadelfia.

Qui visitò la Grace Baptist Church e ebbe modo di conoscere alcuni tra i credenti in questo luogo di comunione.

Come sarebbe risultato importante per la sua ricerca spirituale il tempo trascorso a Filadelfia, così lo fu anche quello trascorso nel New Jersey.

Un giorno, un evangelista andò a Flemington, nel New Jersey, e tenne delle riunioni nella Chiesa Metodista Episcopale.

Bartleman vi andò e commentò: "Questa fu la prima volta che avessi mai sentito il movimento dello Spirito di Dio. Non riuscivo a capire la strana sensazione che mi prese in una delle riunioni, ma non mi sono mai completamente allontanato da esse. Non capivo cosa dovessi fare. Era una sensazione del tutto nuova e strana per me".

Questa nuova e strana esperienza lasciò un’impronta profonda su Bartleman e nei giorni successivi sarebbe accaduto molto di più nella sua vita personale.

Si ferì in un terribile incidente ferroviario che gli lasciò i muscoli della schiena gonfi e molto doloranti. Per settimane ebbe difficoltà a stare seduto, sdraiato o in piedi.

Il fratello gli trovò un'occupazione più adatta di quella che aveva svolto. Iniziò a lavorare per un commerciante di scarpe all'ingrosso a Philadelphia.

LA CONVERSIONE

Il 15 ottobre 1893, si convertì nella Grace Baptist Church, presieduta da un famoso predicatore, Russell H. Conwell, autore del classico sul vangelo della ricchezza, "Acres of Diamonds" (Ettari di diamanti).

Lui dice:

"Visitai qualche volta il Grace Temple Church, dove partecipavano in generale i miei giovani amici e dove iniziarono ad avere fame di Dio. La loro vita alimentò il desiderio in me; avevano qualcosa di cui avevo bisogno, ma non mi sembrava di capire che cosa volessi veramente. Venivo da dense tenebre, ma una luce stava nascendo davanti a me e cominciai a seguirla con entusiasmo”.

Bartleman seguì avidamente la luce durante questo tempo di ricerca fino a quando sperimentò la sua grande svolta della conversione che racconta con queste parole:

Qualche settimana fa ho finalmente trovato il Signore. Avevo cominciato a cercarLo sul serio in modo reale. Eravamo stati sempre a distanza ravvicinata. 

Mi sono ricordato le storie della Bibbia che avevo sentito da bambino nella piccola Scuola Domenicale in campagna, sembravano offrirmi un indizio per quel momento. Dio aveva preso in mano la situazione. La mia mente ritornava alla Parola di Dio. Non l’avevo mai letta personalmente e mi procurai una Bibbia, cominciando a leggere in Genesi. 

Ero completamente all’oscuro di come trovare la via, ma la mia volontà si stava preparando a cedere a Lui. Ha saputo rivelarsi a me. Cominciai a rimanere a casa la domenica a leggere la Bibbia. Essendo molto riservato non esprimo a nessuno la mia fame. Ho sentito Dio che mi stava parlando e ho temuto perché non volevo che fosse ostacolato. Mi stava sempre più vicino. Il mio cuore stava cedendo. Il Sole di Giustizia stava sciogliendo la freddezza glaciale che per così tanto tempo mi aveva posseduto. Il suo amore mi stava conquistando. Oh, come Dio tratta teneramente con l'anima dei non salvati, soprattutto quando rileva un desiderio nel cuore di conoscerLo. Lui mi conosceva bene. Ero così affamato di Lui. Ora m’importava poco mangiare o dormire, ma non sapevo come trovarLo. Non ero mai stato a un servizio in una missione e nella chiesa battista non c’era un altare.

Infine il quindicesimo giorno del mese di ottobre del 1893, dopo aver consumato la mia cena domenicale nella pensione familiare, (1028 Race Street), sono andato nella mia stanza al quarto piano, solitario e miserabile. Improvvisamente qualcosa sembrò dirmi: Ora devo decidermi.

Ero tutto solo, mi sono seduto al mio tavolino e ho chinato la testa fra le mani. Alla fine la crisi era arrivata. Stavo per trovare lo scopo per il quale avevo così a lungo cercato, ero in procinto di raggiungere il mio obiettivo. Appena mi sono seduto lì, la mia vita sembrava passarmi davanti come un film. Era stata così vuota. Tutte le mie abitudini, tutto, schierava il passato davanti a me. Poi una voce sembrava dirmi: Vuoi rinunciare a tutto questo per la pace con Dio?

Volentieri risposi: Sì!

Sentivo che avrei preferito morire adesso che vivere un altro momento senza Dio. Dissi al Signore che, se voleva, poteva prendermi al cielo in trenta minuti, se solo si fosse rivelato a me. In quel momento è entrato prepotentemente nella mia anima.

Tutto quello che avevo realmente conosciuto a proposito del piano di salvezza era che Gesù era morto per i peccatori. E questo mi aveva afferrato solo in modo molto vago. Ma ora lo Spirito me lo aveva fatto realizzare intimamente. Lo avevo afferrato consapevolmente. Dio mi aveva accettato.

Avevo trovato Lui e la pace con Dio. Le lotte della vita precedente erano finite. Avevo finalmente trovato quello per cui l’anima mia aveva così a lungo e così intensamente ricercato. L’unico grande problema della mia vita era stato risolto. Lo sapevo. Nient’altro sembrava avere importanza ora. La mia anima era stata salvata. Che il tempo sia breve o lungo, cosa importa.

La lingua non può mai descrivere quest’aspetto del cielo, la mia gioia. Ero uscito con un potente balzo dal buio egiziano di anni verso la luce meravigliosa di Dio. In un istante una grande luce era nata nell’anima mia. Era l'inizio del “giorno perfetto”.

Avevo seguito il barlume di quella luce interiore per un anno intero costantemente e mi aveva portato a casa. Il peso di anni era rotolato dall’anima mia come il pacco dalla schiena di un venditore ambulante di paese. Oh, gloria a Dio! Ero stato gloriosamente salvato e liberato. Mi sentivo sollevato, come aria. Ora m’importava poco della mia vita naturale.

Subito mi fu suggerito alla mente che dovevo dire a qualcuno quello che mi era accaduto. Sentivo che dovevo concludere la questione tra la mia anima e Dio. Ancora una volta fu la voce dello Spirito che parlò. Ero stato salvato per raccontarlo. Con la testimonianza della mia accettazione nacque il desiderio di testimoniare agli altri di essa e sicuramente questo è il primo impulso naturale dell'anima appena nata. È “il vero spirito della salvezza”.

Sotto il peso di dire a qualcuno la sua esperienza di conversione, Bartleman corse verso una missione evangelica nelle vicinanze. Interruppe una riunione in corso e chiese se poteva parlare.

Gli permisero di condividere e gioirono con lui dopo aver sentito quello che Dio aveva fatto. Bartleman racconta: “Fu il pianto di un neonato in mezzo a loro”.

Quella sera, davanti a centinaia di persone, condivise la sua conversione nel tempio battista. La mattina dopo chiamò anche suo fratello, Will, e gli disse la notizia, come pure condivise con ciascuno dei suoi compagni di lavoro come Dio gli aveva cambiato la vita.

Inizialmente sembrava che lo rispettassero, ma in seguito gli si opposero ferocemente e Bartleman scelse di uscire dal negozio; anche il padre di Bartleman quando apprese della sua conversione lo derise.

L'INIZIO DEL MINISTERIO

Bartleman fu battezzato a 22 anni al Grace Baptist Temple e cominciò a crescere nella fede a passi da gigante e non passò molto tempo che cominciò a sentire che Dio lo chiamava al ministero. Si sentiva inadeguato, ma ancora una volta cedette alla chiamata del Signore; manifestò un tale potenziale ministeriale che il suo pastore si offrì di pagargli le tasse perché frequentasse il college.

Egli rifiutò spiegando che "Ho già fatto la mia scelta tra un pulpito ben remunerato e popolare ed un umile cammino di povertà e di sofferenza... Ho scelto come pulpito le strade e i bassifondi".

Questo fu un impegno che mantenne fino alla morte.

Studiò al Temple College e quando gli fu accordata la licenza per predicare, decise di "confidare in Dio per il suo corpo". Ne seguì una devozione per la dottrina della guarigione divina durata tutta la vita. Il suo desiderio di predicare era struggente. "L'evangelo era un fuoco nelle mie ossa che crepitava tutto il giorno", scrisse il giovane ministro. 

Nel 1897 Bartleman lasciò il ministero battista per condividere la sorte del Movimento di Santità

Unendosi all'Esercito della Salvezza, trascorse un breve periodo a Johnstown, in Pennsylvania, come capitano, prima che il disinganno lo conducesse a lasciare l'Esercito. Più tardi si recò a Chicago per frequentare il Moody Bible Institute. Però non studiò a lungo a Chicago. 

Aveva "piedi erranti". Presto si trovò su un "carrozzone evangelico" che fece il suo primo viaggio nel Sud. Qui divenne amico di gente di colore, con costernazione degli abitanti bianchi del Sud. La vita vagabonda di tanto in tanto lo deprimeva. 

Nel 1899, in un secondo viaggio nel Sud, era così depresso che una volta effettivamente contemplò il suicidio. Tuttavia, più tardi si sentì abbastanza bene da considerare l'idea del matrimonio.

Il 2 maggio 1900, sposò Anna Bartleman Ladd, una donna bulgara, adottata e cresciuta da missionari americani metodisti in Bulgaria, ma ora direttrice di una scuola per ragazze cadute a Pittsburgh (Pennsylvania).

Poco dopo sperimentò la manifestazione spirituale di “gridare e saltare” che era abbastanza estranea alla sua personalità pensosa e contemplativa che lo spingeva più verso una vita dalla "tendenza piuttosto monastica".

Subito dopo il matrimonio, Bartleman fu ordinato a Philadelphia in "un gruppo pentecostale", un termine che egli manca di spiegare ulteriormente. Questo gruppo fu probabilmente uno dei piccoli gruppi di santità di quei giorni, che trovavano popolare usare la parola "pentecostale" nel loro nome, in riferimento alla seconda benedizione della santificazione tramite il battesimo nello Spirito Santo (benché senza alcun riferimento alla glossolalìa). 

Subito dopo il matrimonio, si uni alla Chiesa Metodista Wesleyana e gli fu affidato il pastorato in Corry, Pennsylvania. 

Questo pastorato fu un'esperienza infelice per il giovane pastore, dal momento che egli scoprì che la chiesa non era "neppure spirituale", e, a suo giudizio, "un incarico di santità apostata".

In questo periodo, Bartleman fu soggetto a diverse esperienze più mistiche del suo gridare e saltare di alcuni mesi prima. In una riunione tenuta in un campeggio, egli avvertì "delle scosse elettriche" al punto che perse conoscenza. Più tardi, dopo che il suo cavallo fu guarito in risposta alla preghiera, Satana lo attaccò di notte nella sua stanza, "per distruggermi".  Il nome di Gesù "mise Satana in fuga". Inoltre, dopo una guarigione miracolosa, egli "riposò nello Spirito" per circa mezz'ora davanti alla congregazione alla quale stava predicando. 

 Sicuramente era in fase di preparazione per la potente effusione che doveva venire.

Quando suo suocero lo invitò a unirsi alla Conferenza Episcopale Metodista di New York, Bartleman rifiutò. Mentre la Chiesa Metodista in questo periodo si stava allontanando dalla religione emotiva ed espressiva del Movimento di Santità, Bartleman si muoveva nella direzione opposta. Egli tacciò la Chiesa Metodista di essere "morta e compromessa"

Dopo aver lasciato la Chiesa Metodista Wesleyana in Pennsylvania, Bartleman mise gli occhi sull'Ovest. Facendo strani lavori, condusse la moglie e la figlia appena nata, Ester, in un viaggio nel Colorado, avendo come obiettivo finale la California

A Denver, andò a lavorare con Alma White, responsabile della "Pillar of Fire Church" (Chiesa della Colonna di Fuoco), un piccolo gruppo di santità che si specializzò nella "danza santa". Fu qui che Bartleman venne "curato del suo zelo o credo religioso di adorare sempre".

Mentre si trovava nel Colorado, Bartleman continuò il suo ministero nelle zone dei bassifondi tra gli alcolizzati e le ragazze cadute, ministero che divenne la sua opera missionaria per tutta la vita.

La maggior parte di questo lavoro fu fatto nelle missioni di soccorso di santità, che erano situate nelle zone centrali delle più grandi città della nazione.

Fu qui che cominciò il suo ministero di scrittore. Egli si sentì anche costretto a stampare e distribuire trattati come parte del suo ministero. In aggiunta ai trattati, Bartleman spesso scrisse versetti su ponti, su rocce vicino alle strade statali o su altri luoghi pubblici. A causa di queste attività, di tanto in tanto infranse la legge. 

Nel 1902 fu arrestato a Boulder, Colorado, per aver scritto versetti sulle pareti di un canyon, vicino alla città. 

Oltre a queste attività, l'infaticabile evangelista si sentiva spinto a predicare in ogni taverna o casa di prostituzione che visitava. A Denver, ciò comprendeva oltre 100 taverne. 

Fu nel 1904 che Bartleman finalmente raggiunse la sua mèta, la California, dove egli esclamò: "Qui abbiamo raggiunto il paradiso". La sua prima sosta fu a Sacramento, dove fu immediatamente messo a capo della Missione "Peniel", una Missione di Soccorso del Movimento di Santità nel cuore della città. 

La sua opera nella missione "Peniel" presto fallì "a causa degli operai incompetenti" e dell'aggressivo proselitismo delle missioni rivali del "Pruno Ardente" e della "Colonna di Fuoco".

Dopo aver lasciato la missione "Peniel", Bartleman  cercò freneticamente di rientrare nel ministero pastorale. Dopo il fallimento del tentativo di ottenere una posizione nella Chiesa Metodista Wesleyana, fallì anche la richiesta fatta a Phineas Bresee di un pastorato nazareno.

"Non vi è alcuna disponibilità", fu la risposta di Bresee.

Il disperato Bartleman si dispose quindi ad assumere qualsiasi strano lavoro che avesse potuto ottenere: tinteggiatura, raccogliere mele, tagliare legna. Le cose peggiorarono in tal modo che il loro secondo bambino nacque in una casa di accoglienza

I responsabili della casa rifiutarono allo sfortunato evangelista il permesso di restare con la moglie ed il bambino. Più tardi, sua moglie fu ridotta ad andare in cerca di cibo nei contenitori della spazzatura. Non potevano permettersi un abbigliamento appropriato, i loro piedi si logoravano per le suole consumate delle scarpe. 

FINALMENTE A LOS ANGELES

Verso il dicembre del 1904, Bartleman lasciò Sacramento per Los Angeles dove era destinato a registrare alcuni degli avvenimenti più commoventi della storia della chiesa. 

"Lo Spirito ci aveva guidati a Los Angeles per l'effusione dell'“ultima pioggia”, egli scrisse più tardi alla fine del suo libro autobiografico "From Plough to Pulpit - From Maine to California" (Dall'aratro al pulpito - Dal Maine alla California).

A Los Angeles, Bartleman andò immediatamente nella Missione "Peniel" di South Main Street, che era stata fondata e gestita dalla signora Minnie Ferguson, autrice dell'inno "Blessed Quietness" (Calma beata). 

(P. F. Bresee lavorò nel corpo direttivo della Missione "Peniel" prima di fondare la Chiesa del Nazareno nel 1895). 

Quanto a Bartleman, le privazioni e la tragedia lo aspettavano a Los Angeles. La povertà, la malattia e la morte della sua bambina più grande, "la regina Ester", avvenuta nel gennaio del 1905, lasciarono affranti lo sfortunato predicatore e sua moglie, ma più che mai determinati ad adempiere il loro ministero nella "città degli angeli". 

Per tutto il 1905 Bartleman lavorò con varie chiese e missioni del Movimento di Santità nella zona di Los Angeles, ma molte delle chiese di santità erano divenute rigide e contrarie a qualsiasi nuovo vento di risveglio che avesse potuto iniziare a soffiare

Come avvertimento verso di loro, Bartleman scrisse nel suo diario: "Alcune chiese di santità [le più importanti a quel tempo] saranno sorprese di scoprire che Dio le ignorerà. Egli opererà in canali arresi a Lui. Dovranno umiliarsi perché Lui venga"

Veramente, i più grandi segni del risveglio a Los Angeles nel 1905 si trovavano nelle chiese metodiste e battiste, in particolare nella Methodist Church di Lake Avenue di Pasadena e nella First Baptist Church di Los Angeles, di cui era pastore l'inglese Frank Smale

Il risveglio nella congregazione di Smale era scaturito dalle notizie del grande risveglio del Galles del 1904-1905 condotto da Evan Roberts

Un viaggio compiuto da Smale nel Galles e uno scambio di lettere fra Bartleman e Roberts dimostrano il diretto legame spirituale fra il movimento di Dio nel Galles e l'effusione pentecostale di Los Angeles del 1906.

C'era un gran parlare di incontri di risveglio e di preghiera in preparazione alla venuta dello Spirito Santo.

Anche in questo periodo, Bartleman iniziò a scrivere articoli per la stampa del Movimento di Santità. 

I suoi articoli da Los Angeles venivano pubblicati principalmente in Way of Faith (La via della fede), in Columbia, Carolina del Sud e in God's Revivalist (II revivalista di Dio), pubblicato a Cincinnati, nell'Ohio. 

Da questi influenti periodici gli articoli di Bartleman venivano copiati e ripubblicati su altri giornali del Movimento di Santità in tutta la nazione. 

Verso il 1906, negli ambienti di santità egli si era creata la reputazione di cronista attendibile, i cui articoli sottolineavano la necessità di un rinnovamento spirituale non soltanto in mezzo a tutti i cristiani, ma in particolare tra i partigiani del movimento di santità

In tal modo si venne a trovare in una posizione strategica per descrivere il clima spirituale di Los Angeles prima del risveglio di Azusa Street e per riferire sugli avvenimenti storici dopo l'inizio delle riunioni del 1906. I resoconti sul risveglio di Azusa Street sono contenuti nel suo libro "From Plough to Pulpit - From Maine to California" (Dall'aratro al pulpito - Dal Maine alla California).

In questo libro, Bartleman si inserisce nella storia come uno dei principali animatori degli avvenimenti di Azusa Street. 

Se è vero che egli contribuì a stabilire il clima spirituale in cui il movimento pentecostale potè fiorire a Los Angeles, il ruolo vitale però fu svolto da William J. Seymour, pastore della Missione di Azusa Street che, proprio in questo periodo, Bartleman cominciò a frequentare partecipando ad un paio di incontri di preghiera guidati da Seymour prima del risveglio di Azusa Street.

Per un certo periodo sostenne Joseph Smale nella First New Testament Church (Prima Chiesa del Nuovo Testamento), partecipò alla Missione di Azusa e stabilì un'altra missione tra l’Ottava e Maple Street a Los Angeles, poi affidata a WH Pendleton.

Ma raramente rimase a un indirizzo o in una chiesa per molto tempo. La storia degli eventi specifici che si svolsero ci sono riportati meglio nel nostro articolo intitolato “Azusa Street History - Storia di Azusa Street.

In tutto questo tempo scrisse un diario che in seguito (1925), insieme ad alcuni dei suoi comunicati stampa di santità, divenne la base per il suo libro “How Pentecost Came to Los Angeles – As It Was in the Beginning - Come venne la Pentecoste a Los Angeles – Com’era nel principio , pubblicato nel 1925.

Bartleman ha predicato come evangelista itinerante per 43 anni. Ha attraversato gli Stati Uniti molte volte, ha predicato in giro per il mondo, lasciando la sua famiglia a Los Angeles (1910-1911), e ha fatto un secondo tour evangelistico attraverso l'Europa (1912-1914), questa volta con la sua famiglia.

Complessivamente ha condotto una vita ricca e fruttuosa, ma sarà soprattutto ricordato per le sue opere letterarie. Si stima che scrisse 550 articoli, 100 scritti, e 6 libri durante il suo ministero.

Scrisse per riviste popolari religiose sia della santità che dei movimenti pentecostali negli Stati Uniti e in Inghilterra.

Era un frequente contributore a Way of Faith – Via della Fede (Columbia, SC), Word and Work -  Parola e lavoro (Framingham, MA), e Confidence (Sunderland, Regno Unito).

Il suo primo libro My Story. “The Latter Rain” - La mia storia . "L'ultima pioggia", pubblicato nel 1909 da JN Pike, fu sostituito da una pubblicazione di Bartleman From Plow to Pulpit - Dall'aratro al pulpito (1924), che descrive la sua vita dalla nascita al 1904.

How Pentecost Came to Los Angeles - Come venne la Pentecoste a Los Angeles (1925) descrive gli eventi di cronaca ai quali ha partecipato a Los Angeles dal 1905 fino il 1911.

Questi scritti sono stati seguiti da Around the World by Faith – Intorno al mondo per Fede (1925) e Two Years’ Mission Work in Europe Just Before the World War: 1912-1914 – Lavoro di Missione di due anni in Europa poco prima della guerra mondiale: 1912-1914 (1924).

Frank Bartleman morì nel pomeriggio del 23 agosto del 1936. È sepolto al Valhalla Memorial Park a Burbank, CA.

 

Bibliografia:

CM Robeck Jr., Art. Frank Bartleman, il Nuovo Dizionario Internazionale dei pentecostali e dei movimenti carismatici, 2002;

Vinson Synan, Frank Bartleman e Azusa Street, una introduzione al Azusa Street, ripubblicato da Logos International 1980.

https://www.revival-library.org/pensketches/am_pentecostals/bartleman.html

https://www.zionchristianministry.com/azusa/the-life-and-ministry-of-frank-bartleman/