FIDUCIA DURANTE LA PERSECUZIONE

FIDUCIA DURANTE LA PERSECUZIONE

Come la maggior parte dei salmi che abbiamo nella Bibbia, anche il salmo 3 fu scritto da Davide

 

Da questi salmi traspare che egli, nella sua vita ha dovuto affrontare molte difficoltà, dolori, sofferenze, pericoli, debolezze ecc. Si è dovuto trovare faccia a faccia con le realtà della vita, con le limitazioni e le debolezze della sua umanità.

 

Il salmo che stiamo considerando, è stato scritto appunto, in un periodo molto difficile e particolare della vita di Davide, in un momento di estremo dolore.

 

Per esaminarlo, possiamo suddividerlo in tre parti:

 

I. LAMENTO DI DAVIDE (3:1-2)

   a. Molte difficoltà per lui (1)

   b. Molti si sono sollevati contro di lui (2)

   c. Molti dicono che non c'è aiuto da Dio per lui (2)

  

II. CONFORTO DI DAVIDE (3:3-6)

   A. Ciò che Dio è per lui (3)

      1. Il suo scudo e la gloria

      2. Colui che rialza il capo

 

   B. Ciò che Dio ha fatto per lui (4-6)

      1. Ha udito il suo grido dal suo monte santo

      2. Lo ha sostenuto durante il sonno

      3. Gli aveva dato coraggio contro decine di migliaia di uomini

 

III. L’INVOCAZIONE DI DAVIDE (3:7-8)

   A. PER LA LIBERAZIONE DA DIO (7)

      1. A sorgere e a salvarlo

      2. Come Dio ha fatto in passato

         a. Dopo aver colpito i suoi nemici sullo zigomo

         b. Dopo aver rotto i denti degli empi

 

   B. di lode a Dio (8)

      1. La salvezza appartiene a Dio

      2. La sua benedizione è sul Suo popolo

 

A causargli questa sofferenza non erano stati solo i suoi nemici, ma suo figlio Absalom, il suo stesso sangue che, insieme a tutto il popolo, lo aveva tradito per impossarsi del trono paterno.

In questa occasione Davide, con tutti i servi fedelissimi, dovette fuggire da Gerusalemme per salvarsi la vita. Il dolore, l'angoscia di quest'uomo di Dio era tale che, mentre fuggiva con il cuore affranto, piangeva dirottamente: «Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto, a piedi scalzi e tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva» (2ª Samuele 15:30).

 

Per la via veniva insultato, oltraggiato, e maledetto da Scimei suo nemico (2ª Samuele 16:5-6).

 

In questo Davide è un tipo di Cristo. Infatti, anch’Egli, solo, con un piccolo gruppo di fedeli, di notte dovrà allontanarsi da Gerusalemme per rifugiarsi nel giardino del Getsemani attraversando lo stesso torrente Cedron, quando un Suo stesso discepolo (Giuda) Lo aveva tradito e il popolo, al quale aveva fatto tanto bene, veniva per farlo.

Anch’Egli berrà a quel torrente lungo la via, e rialzerà la testa.

 

Molti, vedendo che Absalom aveva preso la città di Gerusalemme e si era insediato nel palazzo reale, dicevano: «Non c’è più salvezza per lui presso Dio» (v. 2).

 

Praticamente volevano dire che non c'era più speranza per Davide; ormai era finito, era stato sconfitto perché Dio lo aveva abbandonato.

 

Tra tutte le invettive che gli venivano rivolte, questa sicuramente era la più dolorosa per lui. Egli, che fin da piccolo, quando pastorello dovette affrontare il leone e l’orso (1º Sam. 17:34-35), e poi, giovinetto, il gigante Golia (1º Sam. 17:36-37), aveva sempre confidato nel Signore, come poteva, ora, essere stato abbandonato da Lui?

 

Ma per chi ripone la sua fiducia in Dio, c’è sempre speranza e Davide lo sapeva molto bene.

Già anni prima, quando si era rifugiato presso i Filistei, tornando a Siclag, la città in cui dimorava, l’aveva trovata bruciata e tutti i loro beni, insieme ai loro familiari, erano stati portati via dagli Amalechiti. Anche allora seppe fortificarsi nel suo Dio e, col Suo assenso, assalì gli Amalechiti riprendendosi tutto quello che rea stato portato via, insieme a mogli e figli (1º Sam. 29)

 

Infatti, nonostante il momento difficile, nonostante l'angoscia e il dolore per l'oltraggio subito, sebbene i nemici fossero numerosi e lo dessero per spacciato, Davide continuava a sperare nel suo Dio ed elevò la sua voce a Lui, invocò il suo Signore, esprimendoGli tutta la sua più profonda fiducia.

 

«O Signore, quanto sono numerosi i miei nemici! Molti sono quelli che insorgono contro di me» (vv. 1-2)

«Ma Tu, sei uno scudo intorno a me, sei Colui che mi rialza il capo» (v. 3) «Io non temo le miriadi di gente che si sono accampata contro di me d'ogni intorno» (v. 6).

 

Davide era certo dell'aiuto di Dio: sarà il Signore a proteggerlo, a sostenerlo, a sconfiggere i suoi nemici, a dargli la vittoria, a fargli rialzare il capo, come ha fatto tante altre volte. Sebbene non vedesse ancora la liberazione, la sua certezza era così assoluta che poteva affermare: «Io mi sono coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato perché il Signore mi sostiene» (v. 5).

 

Infatti sapeva per fede che il Signore era vicino a lui e lo sosteneva perciò, nonostante la tribolazione che stesse ancora vivendo, poteva dormire e riposare tranquillo.

E il Signore, come ci viene raccontato nel secondo libro di Samuele nei capitoli da 15 a 18, liberò effettivamente il suo servo Davide dall'oppressione del nemico e lo ristabilì di nuovo sul suo trono, così egli ritornò a Gerusalemme per regnare sul popolo d'Israele.

 

«Ergiti, o Signore, salvami, Dio mio; poiché Tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi. Al Signore appartiene la salvezza; la Tua benedizione sia sul Tuo popolo» (v. 7-8).

 

 

COSA CI INSEGNA QUESTO SALMO?

 

L'insegnamento che ne riceviamo è che in qualsiasi circostanza avversa in cui ci possiamo trovare nella vita, possiamo sempre contare sul nostro Dio, il Quale è sempre pronto a soccorrerci e a liberarci da ogni male.

Non solo l’esperienza di Davide raccontata in questo salmo, ed in altri, ci può venire in soccorso, ma anche le innumerevoli testimonianze bibliche ed extrabibliche, derivanti dalla vita quotidiana, che ci hanno confermato come quante volte e in quanti modi diversi Dio abbia soccorso i Suoi fedeli e la Sua Chiesa.

 

Confidiamo sempre in Dio! «Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nella difficoltà» (Salmo 46:1).

 

DIO CI BENEDICA!