Dopo il 1979 sono diventati cristiani, sia in Iran che nella diaspora, un numero di iraniani maggiore che in qualsiasi altro momento della storia dell'Iran dal tempo delle invasioni musulmane del 7 ° secolo.
Gran parte di questa crescita è stato sperimentato dalle Assemblee di Dio e dalle Chiese presbiteriane. C'è stato anche un importante aumento di chiese domestiche che si incontrano nel sottosuolo.
Il numero stimato di cristiani protestanti che si incontrano negli edifici è di diverse migliaia; nessuno conosce il numero esatto dei cristiani sotterranei, ma ci sono almeno una decina di reti diverse.
La maggior parte di queste chiese domestiche cresce in seguito all’evangelizzazione nelle famiglie allargate. Vi sono anche prove che ci sono numerosi credenti segreti in tutto il paese.
Molti iraniani si rivolgono a Cristo, a causa della loro istintivo rispetto per Gesù, per la loro delusione verso l'Islam fondamentalista, e per il coraggio dei leader della chiesa che hanno predicato nonostante le minacce costanti.