
Prefazione
Infatti, il tabernacolo è un messaggio in simboli che ci spiega tutta la strada che ci porta al cuore e al trono del Padre celeste. |


Capitolo 1
1.a Perché la strada era così lunga?

Dio stesso li guidò così per mezzo della colonna di fuoco. |
Iddio, che era stato così potente da uccidere tutti i primogeniti d’Egitto in una sola notte, che aveva fatto asciugare nel momento giusto le acque del Mar Rosso, non avrebbe potuto guidarli in breve tempo nel paese di Canaan, far morire tutti i Cananei e dare il loro paese in possesso agli Israeliti? |
Allora, perché non la fece? |

1.b Il nostro desiderio



Può persino succedere che desideriamo ritornare alla nostra vita di prima, come gli Israeliti desideravano ritornare in Egitto. |
Dio, che è tanto grande e potente, non sarebbe Egli capace di rendere più facile e più corta la strada?
Non potrebbe Egli ricolmarci di gioia in ogni momento?
Darci sempre la vittoria?
CERTO!
Allora perché non lo fa? Ci deve essere un motivo!
Vale la pena conoscerlo!
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1.c Il desiderio di Dio
Il loro amore per Dio era dipendente dalle Sue benedizioni.
Non amavano veramente Dio, amavano quello che Egli dava loro!
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Non dobbiamo ammettere anche noi che il nostro “amore” per Dio in realtà non è altro che amore per le Sue benedizioni materiali e spirituali, per i Suoi doni e per la gioia che Egli ci dà? |
Dio desiderava avere un vero rapporto con loro.
Desiderava che Lo conoscessero personalmente, che Lo amassero con un amore sincero, fondato non sulle Sue benedizioni, ma su una conoscenza personale del Suo carattere.
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Egli, l’Onnipotente e Santo Iddio, voleva abitare in mezzo a un popolo peccatore, egoista, un popolo che nemmeno era in grado di apprezzare la Sua presenza in mezzo a loro.
Voleva Egli stesso rendere possibile il contatto fra un Dio santo e un popolo sporco.
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Caro amico, Dio potrebbe accontentarti appieno con una serie interminabile di benedizioni; non Gli costerebbe nulla, e saresti per sempre allegro. |
Ma Dio vuole qualcosa di più, qualcosa che Gli è costato tutto.
Vuole avere un vero contatto personale con te, peccatore.
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1.d La scelta di Mosè
Perciò Dio voleva distruggere il popolo infedele, ma nello stesso tempo promise a Mosè di fare di lui una grande nazione (Es. 32:10).
Che offerta dilettevole per Mosè!
Ma egli rifiutò ed implorò la misericordia di Dio per il popolo. E il Signore lo esaudì.
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Dio offrì al popolo le benedizioni, la vittoria, la terra promessa, il latte e il miele … ma senza la Sua Presenza!
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Ma Mosè era stato con Dio sul monte; aveva capito il piano che Dio si era proposto. Egli non poteva più accontentarsi delle benedizioni di Dio senza Dio stesso!
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Penso che il Signore abbia sperimentato una profonda gioia nel Suo cuore: finalmente c’era un uomo che preferiva la Sua Presenza alle Sue benedizioni!!
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È una scelta rischiosa, una scelta che porterà difficoltà, come le portò anche a Mosè e al popolo d’Israele.
Però è l’unica scelta che Dio desidera.
È il Suo piano per te, e in ultimo ne sarai felice.
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1.e Il santuario sulla terra e quello nel cielo


Nel cortile:
1 Altare degli olocausti
2 La conca di rame
Nel luogo santo:
3 Il candelabro
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4 La tavola 5 L’altare dei profumi
Nel luogo santissimo:
6 L’arca e il propiziatorio
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La tenda era divisa in due stanze: la prima era la più grande e si chiamava il “luogo santo”, la seconda era più piccola e si chiamava il “luogo santissimo”.
- Nel “luogo santissimo” si trovava l’”arca”, il simbolo della presenza di Dio, il SUO TRONO.

Il santuario e i suoi arredi erano di una grande bellezza ... e nondimeno erano solo simboli, delle ombre di un altro santuario, del vero santuario che si trova nei cieli, il santuario che non è stato fatto da mano d’uomo, ma da Dio stesso (Ebr. 9:1-12) |
Anche Stefano ci dice: «L’Altissimo, però, non abita in edifici fatti da mano d’uomo» (Atti 7:48).


1.f Chi ha il diritto di entrare
Sotto certe restrizioni, tutti gl’Israeliti che si erano purificati avevano il diritto di entrare attraverso la prima porta nel cortile.
La risposta è chiara: questa speranza non c’è.
Nessuno sarebbe mai stato in grado di entrare nel vero santuario di Dio, per avere comunione con Lui, non simbolicamente, ma in realtà.
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Il desiderio di Dio di avere comunione con noi, però, è talmente grande, e il Suo amore per noi talmente infinito, che Egli stesso ci ha appianato la strada per poter entrare nel luogo dove vi è la piena comunione con Dio, in ispirito e in verità, nella realtà del santuario celeste. |

1.g Sono molti quelli che entrano?
La porta è aperta a tutti, ma, in un certo senso, è difficile varcarla, perché è stretta. |


Quanto è tragico questo fatto!
Dio ha sacrificato il Suo Unico Figlio per darci il diritto di avere piena comunione con Lui, il diritto di essere davanti al Suo trono, il diritto alla gloria più grande possibile ... e solo pochi usano questo diritto.
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