LA NUOVA NASCITA

Abbiamo chiarito, spero, la necessità di accettare Gesù come proprio personale Salvatore per essere salvati (comunque chiunque avesse qualche domanda da fare può contattarci sul sito)

Ora vediamo cosa accade quando si prende questa decisione fondamentale riassunta nei passi seguenti.

1.    Innanzitutto riconosco di essere un peccatore.

2.    Riconosco di non potermi, da solo, né liberare dal peccato commesso, né non ricadere più nel peccato.

3.    Sono consapevole di aver bisogno assolutamente di un aiuto esterno alla mia volontà per essere liberato da questa situazione di schiavitù.

4.    Riscontro che nessun essere umano né angelico può aiutarmi per uscire da questo stato.

5.    Riconosco che Gesù, pur essendo Dio, è venuto sulla terra, ha preso una natura umana, ha vissuto una vita assolutamente santa e immacolata, poi si è fatto uccidere per pagare il salario del mio peccato.

6.    È risuscitato, è salito alla destra del Padre, dove intercede per i peccatori.

7.    Riconosco che il sangue (e solo quel sangue) che Egli versò sulla croce può purificarmi da ogni peccato, farmi ottenere il perdono dal Padre di tutti i miei peccati e consentirmi l’accesso al Trono della grazia.

8.    Accetto, quindi, che quel sangue fu versato anche per colpa mia, lo ricevo come unico mezzo di purificazione e di perdono e dichiaro Gesù come mio Signore ed unico Salvatore deponendo, quindi, la mia vita ai Suoi piedi in segno di assoluta e perenne sottomissione

Ebbene, e faccio questo, ...

«Il Figlio dell’uomo è venuto non per perdere le anime degli uomini, ma per salvarle» (Luca 9:56).

«Infatti Dio non ha mandato Suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in Lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel Nome dell’Unigenito Figlio di Dio. Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie» (Giov. 3:17-19).

 

Che cosa comporta questa salvezza?

Come abbiamo già detto, innanzitutto il perdono di tutti i nostri peccati che sono completamente cancellati dal Padre, la possibilità di accedere alla Presenza di Dio, poi la certezza della vita eterna.

Cerchiamo di chiarire queste affermazioni con la spiegazione di una frase brevissima della Bibbia, ma dalle implicazioni infinite. La frase è: “IN CRISTO”.

Essa indica la nostra identificazione totale con Gesù, al momento della nostra salvezza. 

Cioè noi diventiamo una sola essenza con Gesù, sicché noi siamo in Gesù e Gesù è in noi.

Noi siamo in Gesù, quindi nascosti e protetti da Lui come il pulcino è nascosto è protetto dall’uovo; sicché noi non vediamo il pulcino, ma l’uovo che lo circonda. 

Così il Padre, che non potrebbe porre il Suo purissimo sguardo neppure sul più candido tra noi, ci guarda attraverso Gesù e ci permette di essere nei luoghi celesti “IN Cristo” che è alla destra di Dio.

Questo nostro ESSERE IN CRISTO comporta anche che le nostre capacità spirituali, e non solo quelle, vengano amplificate da questo nuovo connubio che si è generato con la salvezza.

  • Per capirci, provate a pensare a quei cartoni animati (come Mazinga, Goldrake, ecc.) nei quali generalmente un bambino, entrando all’interno di un robot gigantesco, acquisiva dei poteri enormi che gli permettevano di combattere mostri spaventosi che, altrimenti, non avrebbe potuto affrontare in alcun modo.

Così noi, IN CRISTO, siamo nuove creature, con una nuova natura spirituale con capacità che non erano nostre.

Inoltre, anche Cristo è in noi, sicché fa di noi una "lettera vivente", un "soave profumo spirituale", "membra di un “Corpo” spirituale, la Chiesa", del quale Egli è il capo.

Tutto questo comporta che ogni essere umano che accetta Gesù ed ottiene salvezza, riceva anche un miracolo che, sicuramente, è il più grande di tutti i miracoli che il Signore compie: la Nuova Nascita.

 

In che cosa consiste questa nuova nascita.

Come dicono queste due paroline è un nascere di nuovo, un nascere dall’alto.

Prima della conversione, ciascuno di noi, seppure fisicamente vivo e vegeto, è spiritualmente morto

Egli, essendo ancora schiavo del peccato, è separato da Dio (questa è la morte spirituale); ma quando accetta Gesù, avviene un miracolo: egli è purificato e perdonato di tutti i suoi peccati e, quindi, ottiene IN CRISTO” di nuovo l’accesso alla Presenza di Dio. 

Allora può vedere con occhi nuovi e gustare le bellezze e le realtà del mondo spirituale.

Questa “Nuova Nascita” è una condizione assolutamente indispensabile per avere l’accesso al Trono di Dio e non ha nessuna relazione col nostro comportamento religioso, con le nostre attitudini alla bontà e alla religione, né con nessun’altra nostra caratteristica morale, ma è legata solo ed esclusivamente ad un miracolo che Dio compie in noi quando accettiamo Gesù come nostro personale Salvatore.
In quel momento il Signore mette in noi una nuova natura, una natura spirituale e ci rende figli adottivi di Dio.

È classico in ogni dissertazione sulla nuova nascita considerare l’incontro (riportato nel capitolo 3 del Vangelo di Giovanni) di Gesù con Nicodemo, un dottore della Legge, al quale Gesù disse: «Se uno non è nato di nuovo non può vedere il Regno di Dio» (Giov. 3:3).

"Nicodemo" era un "dottore della Legge", era, cioè, un professore di teologia.

Egli non solo era esperto della Bibbia, un professore stimato per le sue conoscenze spirituali, ma era  anche unanimemente riconosciuto come un uomo profondamente religioso e giusto.Oggi diremmo che era il fior fiore della società e un esempio da seguire ciecamente.

Eppure proprio a lui Gesù disse: «Tu devi nascere di nuovo».

Su questi argomenti potremmo prolungarci all’infinito, ma desideriamo essere brevi per non perdere il filo generale del discorso. Comunque, chi fosse interessato all’argomento, può contattarci e saremo felici di offrire tutte le spiegazioni necessarie.

Quello che qui ci premeva sottolineare è che c’è un solo modo per accedere al Regno di Dio ed è quello di riconoscersi peccatore indegno e incapace di redimersi da solo, accettare, quindi, Gesù come proprio personale Salvatore e verificare, di conseguenza, di aver realizzato questo miracolo della “Nuova Nascita”.