SFONDO STORICO

SFONDO STORICO

NOTA

Di ciascun Movimento o Personaggio accennato in questo articolo, si potranno trovare informazioni più abbondanti negli articoli specifici (man mano aggiunti al sito), dedicati a ciascuno di essi e raggiungibili anche tramite i links indicati su questa pagina.

 

L’esplosione del fenomeno pentecostale, che si è avuta all’inizio del 1900, non avvenne da un giorno all’altro, come per un colpo di bacchetta magica, ma fu preparata dal Signore stesso con tutta una serie di eventi e di situazioni precedenti per cui «quando giunse la pienezza dei tempi» (Gal.4:4), manifestò quella che per noi pentecostali è la realizzazione della profezia di Gioel«Dopo questo, avverrà che Io spargerò il Mio Spirito su ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il Mio Spirito» (Gioele 2:28-29).

Tuttavia la pienezza dello Spirito Santo, con le Sue manifestazioni carismatiche da parte di singoli credenti, non è mai mancata nella storia della Chiesa, ma lo Spirito di Dio si è sempre mosso nel corso dei secoli, come testimoniano gli svariati esempi storici tramandati fino a noi.

 

 1.  VARI SVILUPPI DEL PROTESTANTESIMO

 

Il punto cruciale da cui partire per parlare dell’origine del pentecostalesimo moderno è chiaramente la Riforma Protestante la quale portò con sé, tra le altre grandi novità, quella di ridare alla Bibbia un ruolo fondamentale nello sviluppo della vita spirituale dei singoli credenti per una ricerca individuale di Dio senza il bisogno di intermediari, come, per esempio, la classe clericale.

Con questi presupposti era ovvio che il movimento sarebbe presto diventato un fenomeno popolare.

In seno al Protestantesimo si susseguirono vari Risvegli che portarono all’individuazione di fasi diverse della sua vita. Così si possono distinguere:

  • Un Primo Protestantesimo (quello “Storico”).

  • Un Secondo Protestantesimo (o “Evangelico” o di  “Risveglio".

  • Un Terzo Protestantesimo (delle “Chiese libere”, dei “Movimenti di Santità”, e delle “Correnti perfezioniste”).

  • La Corrente Pentecostale-Carismatica.

 

Il “Primo Protestantesimo"

La Riforma Protestante, sotto l’influsso di grandi riformatori come Lutero, Calvino, Zwingli e altri, portò alla formazione di numerose chiese in tutta Europa che costituirono quel primo nucleo di chiese riformate facenti parte del  "Primo Protestantesimo" (quello "storico"), alle quali si possono associare anche le chiese della Comunione Anglicana (chiamate “Episcopaliane” negli Stati Uniti), nonché i Valdesi.

La politicizzazione della Chiesa Riformata portò a un’eccessiva burocratizzazione delle strutture e il messaggio diventò piatto e rigido. Si diventò una massa di religiosi.

 

Il “Secondo Protestantesimo”

Ma, grazie a Dio, il Signore suscitò sempre delle persone che, mal sopportando questa situazione, si lasciarono guidare a reagire e suscitarono dei Movimenti di Risveglioo “Revival” che protestavano contro la mancanza di fervore (in particolare, il fervore missionario), non di rado attribuita al legame troppo stretto del protestantesimo storico con gli Stati europei, insistendo sull’incontro con Gesù Cristo come esperienza personale che spinge alla missione.

La protesta generò una serie di Denominazioni che costituirono il nuovo filone del protestantesimo, detto Secondo Protestantesimo (o anche Protestantesimo Evangelico o di Risveglio) che produsse:

  • Il Pietismo (per opera di Philipp Jacob Spener, che nel 1670 a Francoforte, organizzò gruppi di laici detti collegia pietatis), nel mondo luterano.

  • Il Metodismo (avviato dal pastore anglicano John Wesley nel 1739), nel mondo anglicano

  • Il Battismo, nel mondo presbiteriano.

 

Il "Terzo Protestantesimo"

Dopo che anche queste stesse comunità, nate dai risvegli del secondo protestantesimo, divennero troppo “istituzionalizzate” e fredde, vi fu una nuova ondata di Risvegli che produsse il Terzo Protestantesimo.

Rientrano in questa terza ondata vari tipi di “Chiese libere”, i “Movimenti di Santità”, e le “Correnti perfezioniste”.

 

La Corrente Pentecostale-Carismatica nasce nel XX secolo.

Nessuna persona o denominazione ha fondato il Pentecostalismo; vi furono, invece, gruppi cristiani isolati che stavano vivendo fenomeni carismatici, come la guarigione divina e il parlare in lingue.

Alcuni di questi gruppi e dei loro leader ebbero, è vero, un’influenza più incisiva sui primi Pentecostali i quali, tuttavia, consideravano il Movimento una restaurazione della potenza della chiesa apostolica negli ultimi giorni anche se, in pratica, esso emerse da movimenti di risveglio radicali evangelici alla fine del 19° secolo in America e in Gran Bretagna.

Ma anche prima di questi risvegli, erano comparse, all'interno del Movimento Protestante, manifestazioni comuni ai pentecostali attuali.

Per comprendere la genesi di questi risvegli, è opportuno un brevissimo excursus della storia americana.

 

2.  NASCITA E CLIMA SPIRITUALE DELLE COLONIE AMERICANE

Tra il 1620 e il 1635 approdarono nel Nord America circa 20.000 puritani, che costituirono il nucleo di base delle Colonie americane e della successiva società nordamericana.

Intanto a Londra, nell’ultimo decennio del secolo XVII, si formarono varie associazioni d’ispira­zione religiosa che seppero occuparsi efficacemente delle crescenti necessità materiali, morali e spirituali che attanagliavano gli strati più poveri della popolazione nella nascente società industriale.

Di una di queste fu promotore Samuel Wesley (1662-1735) i cui figli, poi, Charles (1707-1788) e John (1703-1791) Wesley furono i fondatori del Metodismo, un movimento di risveglio di grande forza religiosa e morale.

Fu John Wesley a riflettere in modo incisivo sulla necessità della santificazione e a elaborare la dottrina dell’INTERA SANTIFICAZIONE, con la distinzione fra due “lavori della grazia” (giustificazione e santificazione), e che egli descrisse come: “... quella disposizione abituale dell'anima che, negli scritti sacri, viene definita “santità” e che implica essere direttamente purificati dal peccatoda ogni contaminazione sia di carne che di spirito, e, di conseguenza, essere rivestiti di quelle virtù che sono in Cristo Gesù, essendo così «rinnovati nell'immagine della nostra mente», per essere «perfetti come il Padre nostro è perfetto».

I fratelli Wesley dedicarono interamente le loro energie e il loro tempo alla predicazione itinerante per evangelizzare le masse diseredate dell’Inghilterra.

Nel 1735 i due fratelli Wesley accettarono l'invito di una società evangelica a recarsi in Georgia per predicare agli indiani e ai colonizzatori. Nello stesso anno anche George Whitefield s’imbarcava per la Georgia, avendo accettato un'offerta come missionario.

Questi uomini di fede diedero vita ad una nuova forma di predicazione ritenuta di gran lunga migliore delle precedenti: quella di parlare all'aperto alle grandi folle.

Ben presto questa forma di predicazione venne portata dai villaggi ai sobborghi delle città.

Erano poi formate società locali che accoglievano i nuovi convertiti e, nell'ambito di queste società, si formavano dei gruppi, o “classes”, che si riunivano regolarmente per lo studio della Bibbia e la reciproca edificazione.

Durante le prediche dei metodisti, avveniva spesso che qualcuno si mettesse a gridare o singhiozzare o cadesse al suolo privo di sensi.

 

3.  I PRIMI GRANDI MOVIMENTI DI RISVEGLIO DEL XVIII SECOLO

Verso la fine del XVII, inizio XVIII secolo, si sviluppò l'illuminismo che mortificò lo spirito vivificante del pietismo e del puritanesimo e contribuì a far sì che nella vita delle comunità non si andasse oltre un culto piuttosto formale: la formazione religiosa, gli studi biblici, l'attività missionaria, non erano più sentite come fasi primarie della vita di un cristiano.

Quasi come una sorta di reazione fisiologica all’Illuminismo, si affermarono i primi movimenti di risveglio come il GREAT AWAKENING” nelle colonie inglesi d'America.

  • Un primo movimento di risveglio nelle colonie inglesi d'America nella prima metà del secolo XVIII, si ebbe tra i riformati olandesi della Raritan Valley, nel New Jersey, per mezzo della predicazione di un giovane pastore della Chiesa riformata d'Olanda, Theodore Frelinghuysen (1691-1747).

  • L'esempio di Frelinghuysen incoraggiò il pastore Gilbert Tennet (1703-1764) a prendere un'iniziativa analoga nelle comunità presbiteriane del New Brunswick e poi in Pennsylvania.

  • Tennet era diventato uno dei principali animatori di un risveglio che andava progressivamente allargandosi ad altre colonie e denominazioni con il concorso di nuovi predicatori.

  • Uno fra questi, il formidabile predicatore congregazionalista, rigoroso puritano, teologo e filosofo Jonathan Edwards (1703-1758), insieme a Tennet, si sentì in obbligo di completare il lavoro evangelistico iniziato da George Whitefield, il quale predicando da Rhode Island al Connecticut, al Massachusetts, al Maine, sollevò un'ondata di entusiasmo senza precedenti.

Questi uomini, con la loro efficace predicazione itinerante, ispirarono il movimento di risveglio che per la sua intensità, estensione geografica e durata temporale, fu chiamato Great Awakening”.

Il risveglio esercitò un'opera vastissima di rinnovamento morale e sociale delle masse popolari. Gioco d'azzardo, ballo, bevande alcoliche, erano bandite.

Nei “meetings” di risveglio le donne partecipavano tanto quanto gli uomini, i neri si univano ai bianchi e i poveri potevano proclamarsi “Figli di Dio” come i ricchi.

 

La Rivoluzione Americana, il conflitto che, tra il 1775 e il 1783, oppose le tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna, fu anch'essa in larga misura figlia dello spirito puritano.

In generale, la maggior parte delle chiese americane appoggiò la rivoluzione perchè essa era intimamente intrecciata col diffuso desiderio d'indipendenza delle colonie inglesi dalla madre patria che gravava su di loro con una pressione fiscale avvertita come esorbitante.

La fine della guerra vide il livello spirituale della vita di chiesa decisamente mediocre. Eppure, proprio in quegli anni, avrebbe avuto origine quello che fu chiamato THE SECOND GREAT AWAKENING.

 

    Il Secondo Grande Risveglio fu un movimento di risveglio negli Stati Uniti nel corso dei primi anni del 19° secolo.

Il movimento iniziò intorno al 1790, guadagnò slancio nel 1800 e, dopo il 1820, l'adesione aumentò rapidamente tra le Congregazioni Battiste e Metodiste i cui predicatori guidarono il movimento.

Verso la fine del 1850 il suo picco era passato.

Esso fu anche un riflesso del Romanticismo, caratterizzato da entusiasmo, emozione, e un appello al super-naturale e che sconfisse il razionalismo scettico dell'Illuminismo.

 

Il Risveglio arruolò milioni di nuovi membri tra le denominazioni evangeliche già esistenti e portò alla formazione di nuove denominazioni stimolando la creazione di molti movimenti di riforma volti a rimediare ai mali della società prima della prevista seconda venuta di Gesù Cristo. Molti convertiti credevano che il Risveglio annunciasse una nuova era millenaria.
  • Nell'America dell'est questo secondo grande risveglio ebbe i suoi centri nelle città della costa atlantica e ad esso si deve la fondazioni di società quali l'American Education Society (1815), la American Bible Society (1816), la American Sunday School Union (1824), la American Tract Society (1825), etc.

  • Nell'America del Sud e dell'Ovest, il risveglio a quanto pare ebbe inizio nel 1797 in ambito presbiteriano a seguito della predicazione del Pastore James McGready (1758-1817). Il revival di McGready raggiunse la sua massima espressione nell'estate del 1800 con un grande raduno all'aperto.

Ben presto questo genere di raduni diventò una caratteristica distintiva della predicazione nei primi decenni del XIX secolo.

Questi “camp meetings” avevano luogo di solito di notte e alla luce di lanterne e torce, in uno spazio aperto delimitato da tende e carri.

La suggestione dell’ambiente, dell’ora e ancor più il tipo di predicazione, provocavano nella folla una profonda emozione, cui seguiva un numero impressionante di conversioni.

Anche qui non mancavano manifestazioni esteriori di profonda prostrazione (pianti, grida e svenimenti) o di gioiosa eccitazione.

Col tempo, questi grandi raduni evangelistici, iniziarono a essere organizzati con la collaborazione di diverse chiese e con l'apporto di predicatori che non si sentivano legati ad alcuna denominazione.

Pressoché parallelamente al “Second Great Awakening” americano, altri movimenti di risveglio avevano luogo in Europa, ovunque vi fosse una presenza protestante.

 

4.  IL "MOVIMENTO HOLINESS" O DELLE "CHIESE DI SANTITÀ"

Originario degli Stati Uniti negli anni 1840-50, fu uno sforzo di preservare e propagare l’insegna­mento di John Wesley sull’intera santificazione e sulla perfezione cristiana.

Wesley insegnava che la strada dal peccato alla salvezza è l’unica dalla ribellione volontaria contro la legge divina e umana al perfetto amore per Dio e per l'uomo.

Seguendo Wesley, i predicatori di Santità sottolinearono che il processo di salvezza coinvolge due crisi.

  • Nella prima, conversione o giustificazione, si è purificati dal peccato commesso.

  • Nella seconda, intera santificazione o piena salvezza, si è liberati dall’imperfezione nella natura morale che cagiona al peccato.

A metà del secolo diciannovesimo diversi fattori convergenti contribuirono a rinnovare l’enfasi sulla Santità, tra i quali:

  • Il risveglio dei “camp meeting” (Riunioni di Campo), che erano stati una caratteristica comune nelle zone rurali America.

  • Il perfezionismo cristiano di Charles Finney e Asa Mahan (la teologia di Oberlin).

  • I "Tuesday Meetings" (Gli Incontri del martedì) di Phoebe Palmer a New York.

  • La rinascita urbana del 1857-58.

  • Le proteste all'interno della chiesa metodista sul declino della disciplina che provocò nel 1843 la secessione dei Metodisti Wesleyani e la separazione dei Metodisti Liberi nel 1860.

Queste due divennero le prime denominazioni formalmente impegnate alla Santità.

Dopo la Guerra Civile (1861-1865), si diffuse tra le fila del Metodismo un solido risveglio di Santità a tutti gli effetti e nel 1867 si costituì l’Associazione Nazionale di Riunioni da Campo per la Promozione della Santità che dal 1893 fu poi chiamata National Holiness Association – NHA e nel 1971 fu ribattezzata Associazione Cristiana di Santità (Christian Holiness Association).

Fin dal 1890 i Metodisti dominarono il movimento e canalizzarono il suo entusiasmo nelle loro chiese.

Il numero crescente di evangelisti di Santità, molti dei quali non erano autorizzati dai loro superiori, una fiorente stampa indipendente, e la crescita di associazioni non-denominazionali progressivamente indebolirono nel movimento la posizione del Metodismo principale.

Dal 1880 cominciarono ad apparire le prime Denominazioni Indipendenti di Santità e aumentarono le tensioni tra il Metodismo e le Associazioni di Santità.

Il divario tra i due gruppi crebbe in quanto la pratica metodista spingeva costantemente verso un Protestantesimo tranquillo della classe media americana, mentre i gruppi di Santità insistevano che essi stavano mettendo in pratica il Wesleyanismo primitivo e che erano i veri successori di Wesley in America.

I piccoli gruppi scismatici gradualmente si coagularono in Denominazioni formali, le più grandi delle quali furono la Church of God (Chiesa di Dio), Anderson, Indiana (1880), la Church of the Nazarene (Chiesa del Nazareno) (1908), e Pilgrim Holiness Church (Chiesa Pellegrini della Santità) (1897) [fusa nel 1968 con i Metodisti Wesleyani a formare la Wesleyan Church (Chiesa Wesleyana)].

La vita di questi organismi consisteva in un Metodismo modificato nel fatto che generalmente vi era un po’ più di autonomia congregazionale, e la “seconda benedizione” dell’intera santificazione  era parte integrante della loro teologia.

La maggior parte operava secondo un rigoroso codice perfezionista della moralità personale ed era richiesto ai loro aderenti di vestire in modo semplice e di astenersi da piaceri e divertimenti mondani.

Inoltre, la quasi totalità permetteva alle donne di essere ordinate al ministero e di occupare posizioni di leadership.

Il movimento Santità si diffuse rapidamente al di là dei limiti del Metodismo.

  • Un gruppo Mennonita, l’United Missionary Church (Chiesa Missionaria Unita) [già Mennonite Brethren in Christ (Fratelli Mennoniti in Cristo), e, chiamata Missionary Church (Chiesa Missionaria), fin dalla fusione nel 1969] adottò la dottrina dell’intera santificazione e gli standard di Santità sulla condotta personale.

  • Anche la chiesa dei Brethren in Christ (Fratelli in Cristo) (fondata nel 1863), che aveva avuto origine in Pennsylvania dall’unione mista di Pietisti tedeschi e Mennoniti, aderì al perfezionismo Wesleyano.

  • Quattro Associazioni Quacquere regionali, che erano state influenzate dalle dottrine di Santità si riunirono nel 1947 a formare The Evangelical Friends Alliance (Alleanza degli Amici Evangelici).

  • Anche l'Esercito della salvezza aderì ad un solido impegno alla Santità.

  • La Christian and Missionary Alliance (Alleanza Cristiana e Missionaria) con la sua enfasi su Cristo come Salvatore, santificatore, guaritore, e Re che viene, ha un’affinità col Movimento Wesleyano e i suoi due più autorevoli pensatori, AB Simpson e AW Tozer, erano molto letti nei circoli di Santità, ma non accettò mai la dottrina dell’eradicazione del peccato.

La crescita delle chiese indipendenti fu associata al declino dell’enfasi sulla Santità dentro il Metodismo e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il denominazionalismo trasformò l’originaria NHA (National Holiness Association – Associazione Nazionale di Santità) evangeliche in un Consiglio di Chiese di Santità.

Il Movimento di Santità contribuì a un approfondimento della vita spirituale in un’età materialista, e fu un contrasto ben accetto contro lo sterile intellettualismo e la morta ortodossia che caratterizzavano molte chiese in quel momento.

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Ma la crescita numerica e la prosperità materiale portarono inesorabilmente a compromessi con la cultura contemporanea e il rilassamento della disciplina personale si manifestò nell’indossare abiti di moda e gioielli e nell’aderire a spettacoli secolari come la partecipazione a gare di atletica e la visione della televisione.

Come risultato parecchi gruppi più conservatori si staccarono dalle denominazioni di Santità e nel 1947 si unirono in un’organizzazione interconfessionale conosciuta come Interdenominational Holiness Convention (Convenzione Interdenominazionale di Santità), la quale si considerava ormai il difensore del puro Wesleyanismo.

 


5.   IL “MOVIMENTO DI KESWICK”

Il “Movimento di Keswick” nacque in Gran Bretagna nel 1875 in una “Convenzione per la promozione della Santità Pratica” nel la città del Lake District che si chiama Keswick e poneva enfasi sul rivestimento di potenza spirituale.

Gli oratori alla Conferenza annuale di Keswick, invece di soffermarsi sulla Santità, sottolinearono più specificamente “la vita interiore”, quella “più profonda” (Deeper Life), credendo che la tendenza al peccato non si spegne, ma è controbilanciata dalla vita vittoriosa per mezzo dello Spirito Santo.

Esso professava una sorta di “via media” fra le differenti correnti americane, rimanendo aperto a diverse interpretazioni dell’esperienza del battesimo dello Spirito Santo, e considerando possibile una “soppressione” della natura peccaminosa dell’uomo in seguito a questa esperienza.

A questi convegni parteciparono anche il canadese Albert Benjamin Simpson (1843-1919), fondatore dell’Alleanza cristiana e missionaria (particolarmente interessato alle guarigioni), e John Alexander Dowie (1847-1907), un predicatore di origine scozzese che fondò nel 1896 una denominazione, la Christian Catholic Church incentrata sulla guarigione.

Anche D.L. Moody (1837-1899) vi partecipò subendone una profonda influenza. Nei suoi Revival si affacciò occasionalmente la glossolalia.

Influenze dottrinali del Movimento di Keswick sono percepibili anche nell’Esercito della Salvezza, nato in ambiente metodista.

Le maggiori denominazioni del Movimento Holiness sono la Chiesa di Dio (Anderson, Indiana), la Chiesa del Nazareno e l’Esercito della Salvezza.

All'interno di questo evangelismo radicale, espresso in modo più deciso nel Movimento di Santità Wesleyano e in quella della Higher Life (Vita Superiore) erano presenti i temi del restaurazionismo, del premillenialismo, della guarigione per fede e di una maggiore attenzione alla Persona e sull'Opera dello Spirito Santo che furono poi al centro del pentecostalismo emergente.

Credendo che la seconda venuta di Cristo fosse imminente, questi cristiani si aspettavano un risveglio alla fine dei tempi della potenza apostolica, dei doni spirituali e di miracoli in azione.

Figure come Dwight L. Moody e RA Torrey cominciarono a parlare di un’esperienza a disposizione di tutti i cristiani, spesso chiamato “Battesimo con lo Spirito Santo”, che avrebbe legittimato i credenti ad evangelizzare il mondo.

Blumhofer scrisse: Moody, la cui influenza ha permeato gran parte dell'evangelismo popolare alla fine del secolo, usò la frase “Battesimo nello Spirito Santo” per descrivere una profonda esperienza che, egli disse, aveva cambiato la sua percezione spirituale.

Poiché Torrey riteneva che solo il battesimo con lo Spirito Santo avrebbe facilitato l'evangelizzazione del mondo prima del ritorno di Cristo, insegnava che il battesimo dello Spirito fosse obbligatorio.

 

 

6.   IL “PENTECOSTALISMO”

Anche se il Movimento Pentecostale ha avuto i suoi inizi negli Stati Uniti, esso deve gran parte della sua teologia di base a precedenti movimenti perfezionistici e carismatici britannici, in particolare è un’emanazione del Movimento di Santità.

I Pentecostali abbracciarono gli insegnamenti sulla guarigione di Simpson, di Dowie, di Adoniram Judson Gordon (1836-1895) e di Maria Woodworth-Etter (1844-1924; che successivamente aderì al Movimento Pentecostale).

Il risveglio pentecostale ebbe, infatti, la sua più grande penetrazione nelle zone in cui già prosperavano i Movimenti di Santità e attirò molti più non metodisti di quanto avessero fatto precedenti forme di perfezionismo.

Almeno tre di questi, il Movimento Metodista/Movimento di Santità, il Movimento Cattolico Apostolico di Edward Irving, e il Movimento Britannico di Keswick “Higher Life - Vita Superiore prepararono la strada per quello che sembrò essere un’effusione spontanea dello Spirito Santo in America.

  • Forse il più importante precursore immediato al pentecostalismo fu il Movimento di Santità che derivò dal cuore del Metodismo alla fine del XIX secolo.

I Pentecostali ereditarono da John Wesley l'idea di una successiva esperienza di crisi variamente chiamata  "intera santificazione", "amore perfetto", "perfezione cristiana" o "purezza di cuore".

Fu Wesley che avanzò tale possibilità in un suo influente trattato: A Plain Account of Christian Perfection (1766) e fu da Wesley che il Movimento di Santità sviluppò la teologia di una “seconda benedizione”, ma fu il suo collega John Fletcher che per primo chiamò questa seconda benedizione “battesimo nello Spirito Santo”, un'esperienza che portava potenza spirituale al destinatario così come una pulizia interiore.

Spiegò questo nella sua opera maggiore “Checks to Antinominianism – Verifiche dell’Antinomianismo (1771).

Durante il XIX secolo, migliaia di Metodisti affermarono di aver ricevuto questa esperienza, anche se al momento nessuno ha trovato alcun collegamento tra questa spiritualità e il parlare in lingue o uno qualsiasi degli altri carismi.

 

Nel secolo successivo, Edward Irving e i suoi amici di Londra suggerirono la possibilità di un ripristino dei carismi nella chiesa moderna.

Pastore presbiteriano popolare a Londra, Irving portò il primo tentativo di un “rinnovamento carismatico” nella sua “Regents Square Presbyterian Church - Chiesa Presbiteriana di Regent Square nel 1831.

Sebbene nella sua chiesa fossero sperimentate le lingue e le profezie, Irving non ebbe successo nella sua ricerca di una restaurazione del cristianesimo del Nuovo Testamento.

Alla fine, la “Chiesa Cattolica Apostolica” che fu fondata dai suoi seguaci, tentò di ripristinare i “i cinque ministeri principali” (apostoli, profeti, evangelisti, pastori e insegnanti) in aggiunta ai carismi.

Mentre il suo movimento non ebbe successo in Inghilterra, Irving riuscì a far puntare l’attenzione alla glossolalia come “segno permanente” del battesimo nello Spirito Santo, un aspetto importante per la futuro teologia dei pentecostali.

 

Un altro predecessore del pentecostalismo è stato il “Movimento di Keswick Higher Life (Vita Superiore), che fiorì in Inghilterra dopo 1875.

Guidati in un primo momento da insegnanti americani di santità come Hannah Whitall Smith e William E. Boardman, gli insegnanti Keswick presto cambiarono l’obiettivo e il contenuto della “seconda benedizione” dall’enfasi Wesleyana sulla “purezza di cuore” a quella di un “rivestimento di potenza spirituale per il servizio”.
 

Quindi, al momento dell’esplosione pentecostale in America nel 1901, c'era stato almeno un secolo di movimenti che enfatizzavano una seconda benedizione chiamata il “battesimo nello Spirito Santo”, con varie interpretazioni relative al contenuto e ai risultati dell’esperienza.

In America, questi insegnanti Keswick come AB Simpson e AJ Gordon aggiunsero  al movimento in generale anche l’accento sulla “guarigione divina” sull’“espiazione” e sul “rapimento premilleniale” della chiesa.

 

  • Nel 1901 nella “Bethel Bible School” (Scuola Biblica Bethel) a Topeka (Kansas), fondata da un evangelista di Santità, Charles Parham, il “dono dello Spirito”, accompagnato dalla glossolalia, si manifestò su Agnes Ozman, e la pratica della glossolalia si diffuse rapidamente.

  • Il primo, più importante centro di diffusione fu, però, la “Missione di Fede Pentecostale in Azusa Street 312” guidata dal pastore nero Joseph Seymour.

Al centro dell'evento di Azusa Street ci sono stati: un insegnante, Charles Parham; un predicatore, William J. Seymour; una città, Los Angeles; un giornalista, Frank Bartleman; e un edificio, la Missione di Azusa Street 312

Oltre all'accento sul battesimo dello Spirito Santo, il Pentecostalismo riconobbe la guarigione divina e richiedeva standard di condotta personale altamente puritano.

Come i gruppi di Santità, i Pentecostali erano teologicamente conservatori e costituirono un’impor­tante aggiunta all’ala Arminiana del conservatorismo protestante nel periodo in cui il movimento fondamentalista perdeva forza.

Alcune Denominazioni di Santità, in particolare la Chiesa del Nazareno, rifiutarono decisamente l'uso delle lingue, mentre altre, la più grande delle quali fu la Chiesa di Dio, Cleveland (Tennessee) e la Chiesa Pentecostale di Santità, insegnano sia la glossolalia che l’intera santificazione.

Il Denominazionalismo è stato rapidamente adottato nel Pentecostalismo, e presto, in alcune sue strutture, ebbe molti più aderenti dei Movimenti dai quali era nato, come nelle Assemblies of God (Assemblee di Dio), nella Black Church of God in Christ (Chiesa nera di Dio in Cristo), e nella International Church of the Foursquare Gospel (Chiesa Internazionale del Pieno Vangelo).