LA VIOLENZA SPIRITUALE (MATTEO 11:12)

LA VIOLENZA SPIRITUALE (MATTEO 11:12)

«Dal giorno di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono» (Matteo 11:12)

 

Che significa questa frase di Gesù? Chi sono questi "violenti"?


Ovviamente qui Gesù non si riferisce assolutamente a una violenza fisica, carnale e ciò sarebbe impensabile considerando la Sua infinita carica d'amore nonché la Sua predicazione sempre tesa a proclamare l'umiltà e la sottomissione, mai la violenza.

  • No, qui il Signore si riferisce a quella violenza spirituale che permette al "non-credente" di violentare il suo carattere carnale e le catene spirituali che lo legano e liberarsene per "entrare" nel Regno di Dio.
  • Si riferisce ancora a quella violenza spirituale che caratterizza il "credente" e che gli consente di superare ogni difficoltà per restare alla Presenza di Dio e innalzare una preghiera "efficace"

 

È la violenza di Anna, mamma di Samuele, che seppe restare con una costanza inossidabile davanti al Signore e supplicarLo di darle un figlio;

 

- è quella della donna dal flusso di sangue che seppe affrontare la folla che le impediva di raggiungere Gesù, incurante della sua debolezza e delle proibizioni della Legge;

 

- è la violenza del cieco di Gerico che continuò a gridare a Gesù, nonostante le ingiunzioni dei discepoli che volevano imporgli di tacere;

 

- è la violenza del paralitico che superò la sua impossibilità di muoversi e la folla che non gli consentiva neppure di arrivare a Gesù;

 

- è la meravigliosa, santa, sublime violenza di Gesù su Se stesso che rimase una notte intera a pregare per vincere l'angoscia dell'anima Sua mentre si avvicinava l'ora solenne nella quale il MIO peccato doveva essere posto sulle Sue spalle.
 


I violenti, dunque, sono quelle persone che sanno violare le regole delle circostanze, che sanno alzarsi di notte e pregare e continuare a farlo fino a vedere crollare il muro dell'oscurità, disperdersi le nebbie dell'incredulità, fino a che il Signore non risponde alla loro preghiera, fosse anche con un rifiuto, ma pur sempre con una risposta. I violenti non si accontentano semplicemente di aver rivolto la loro preghiera a Dio, ma pretendono una risposta, pur rimanendo nella ferma sottomissione alla volontà del Padre.