Verso chiave: 2a TIMOTEO 3:16
Definizione:
Per "Bibliologia" intendiamo quella branca della dottrina che riguarda le Sacre Scritture e che tratta della loro necessità, del perché del loro Titolo e dell’ispirazione della Bibbia, nonché delle origini del Canone, dei manoscritti e delle versioni del divino libro.
1. La necessità delle Sacre Scritture
Nessuno può conoscere Dio con la sua propria intelligenza perché noi, Sue creature, ed Egli, il Creatore, siamo fondamentalmente diversi:
- Noi fatti di carne, Egli puro Spirito
- Noi limitati e finiti, Egli infinito in tutti i Suoi attributi, …
Sicché potremmo capire di Dio ancora meno di quanto una formica potrebbe capire sull’intelligenza e sulla vita spirituale di un essere umano.
Certo, il Signore ci ha dato degli strumenti per poter indagare sul mondo spirituale quali, per esempio:
L’intuizione (Eccl. 3:11)
La Tradizione: L’insieme delle conoscenze che ci sono state tramandate dalle generazioni passate.
La Ragione: Ogni essere umano può ragionevolmente dedurre per un “principio di causa ed effetto” che la presenza stessa di un generico oggetto presupponga anche l’esistenza di un suo costruttore, o architetto, o creatore.
Ma questi strumenti ci forniscono, comunque, una conoscenza molto parziale della realtà di Dio e, anche in conseguenza del peccato e, quindi, di una coscienza deturpata, spesso questa conoscenza è anche falsificata.
La Tradizione fa perdere la Verità (Deut. 6:7)
La Ragione è, comunque, offuscata e limitata (Eccl. 3:11; Rom. 1:20-21)
Ecco, allora, la necessità, se si vuole veramente conoscere Dio, che sia Egli stesso a manifestarsi a noi e a “TOGLIERE IL VELO” che copre le più sublimi realtà spirituali alle quali non avremmo, altrimenti, alcuna possibilità di accedere. Questo intervento di Dio ha dato luogo alla “RIVELAZIONE”.