DA ARDENTE RELIGIOSA A FIGLIA DI DIO

«Ho cercato il Signore ed Egli m’ha risposto; m’ha liberato da tutto ciò che m’incuteva terrore. Quelli che Lo guardano sono illuminati, nei loro volti non c’è delusione. Quest’afflitto ha gridato, e il Signore l’ha esaudito; l’ha salvato da tutte le sue disgrazie. L’angelo del Signore si accampa intorno a quelli che Lo temono, e li libera. Provate e vedrete quanto il Signore è buono! Beato l’uomo che confida in Lui. Temete il Signore, o voi che Gli siete consacrati, poiché nulla viene a mancare a quelli che Lo temono» (Salmo 34:4-9).

 

Ho voluto iniziare la mia testimonianza di fede partendo da questi versi del Salmo 34 perché si prestano bene a darne il senso e a condensarla.

 

Mi chiamo Maria, ho 58 anni e sono madre di quattro figli e nonna di 6 nipoti. Grazie a Dio anche mio marito è salvato in Cristo Gesù.

 

Conobbi la Verità nel 1985, sebbene l’avessi sempre cercata senza mai realizzarla. Fin da bambina ho amato Gesù e ricordo che spesso ne abbracciavo la statua e le immagini  immaginandomi di stringere proprio Lui; desideravo farmi suora e, sebbene piccola, cercai di fare i primi passi in tal senso senza l’autorizzazione dei miei genitori, ricavandone una solenne punizione.

 

Cercavo Gesù senza mai trovarLo perché (ma questo l’ho capito dopo) Lo cercavo nel posto e con modalità sbagliate, non conformi ai dettami della Bibbia, la Parola di Dio, che allora neppure conoscevo.

 

Ma un giorno benedetto, grazie a Dio, fui avvicinata da una serva del Signore la quale mi annunciò un Gesù vivente. Ne parlava in un modo completamente nuovo per me e, soprattutto, in un modo personale, intimo, riferendosi a Lui come al “mio Gesù” ed affermando con assoluta certezza che il suo Dio poteva fare ogni cosa, soccorrerla in ogni situazione e che avrebbe potuto farlo anche per me, se solo Lo avessi accettato come mio Signore e Salvatore.

 

L’ascoltavo attentamente e ciò che più mi colpì nella sua esposizione erano non solo le sue dichiarazioni di fede, ma soprattutto quel modo confidenziale, personale di riferirsi a Dio come a Qualcuno di intimo per lei. Questo suscitò una violenta gelosia spirituale nel mio cuore e non sopportavo che Dio, quel Dio che avevo sempre cercato e amato, anche se a modo mio, fosse solo il suo Dio e non anche il mio Dio, così ripresi a cercarLo con più forza.

 

Intensificai le mie preghiere; ora, però, non erano le solite litanie imparate a memoria, ma espressioni sincere che partivano dal cuore. Lo supplicai di farsi conoscere anche da me, Gli promisi che Gli avrei obbedito e che mi sarei abbandonata tra le Sue braccia se mi si fosse rivelato e non passò molto tempo che cominciai ad avvertire in modo sensibile, quasi palpabile la Sua dolcissima e meravigliosa Presenza. Sentivo un fuoco spirituale bruciare in me, un amore intenso invadermi, mentre una pace profonda scendeva nel mio cuore e permeava l’anima mia.

 

Cominciai a piangere, ma non era affatto un pianto di dolore, ma lacrime di gioia solcavano il mio viso e un profondo senso di libertà mi avvinceva, mentre espressioni di lode e di gloria al mio Dio si sprigionavano dal cuore arrivando alla labbra. Lodavo Dio, Lo glorificavo con un vigore che non era mio, mentr’Egli mi abbracciava e mi sentivo sollevata verso il cielo.

 

Erano sensazioni che non avevo mai provato, ma anche la mia preghiera era una preghiera che non avevo mai fatto.

Nel passato avevo speso tanto tempo pensando di pregare, ma in realtà erano solo inutili monologhi con un dio morto che non poteva ascoltarmi, né tanto meno rispondermi. Pregavo un Gesù ancora nella tomba o rivolgendomi ad immagini e statue inutili e senza vita, abominevoli per l’Iddio vivente e santo. Dio era stato relegato e rinchiuso in cattedrali vuote, in cripte mortuarie, … ora invece era vivente proprio lì, in quella stanza, accanto a me.

Non avevo più bisogno di immagini, di cattedrali, di penitenze, di inutili e faticosi pellegrinaggi per incontrarmi con Gesù perché Egli era accanto a me, … sempre. Mi bastava mettermi in comunione con Lui per ritrovarmelo immediatamente al mio fianco pronto a soccorrermi, a difendermi, a consigliarmi, anche a rimproverarmi quando necessario.

Ora le mie preghiere non erano più ripetizioni abituali di frasi fatte, ma incontri vivi, spesso sconvolgenti, sempre meravigliosi, con il MIO GESÙ.

 

Un Gesù sceso dalla croce, perfino uscito dalla tomba, un Gesù che era andato glorioso nel cielo e che, come aveva promesso agli apostoli, non ci aveva lasciati orfani, ma era vivente accanto a chiunque L’avesse invocato con fede.

 

Quel giorno Gesù spezzò le catene del male che mi tenevano legata, perdonò i miei peccati e mi lavò col Suo prezioso sangue, poi venne ad abitare dentro il mio cuore facendo di me il Tempio dello Spirito Santo e divenne il MIO Dio.

 

Ora non sono più gelosa di quella cara sorella in Cristo che mi portò quel giorno il messaggio liberatorio del Vangelo, perché il suo Dio è anche il mio Dio, Colui che ancora oggi salva, guarisce, battezza nello Spirito Santo, vive accanto e dentro chiunque Lo ama, Lo cerca in verità, Gli obbedisce ascoltandoLo attraverso la Sua Parola, la Bibbia, l’unico modo nel quale Dio parla personalmente agli uomini ancora oggi.

 

Io mi sento prediletta nel Signore, ma non sono una “fortunata” perché la Bibbia ci dice che «Dio vuole che tutti siano salvati e vengano alla conoscenza della Verità», quindi anche tu, cara lettrice o caro lettore, puoi gustare le sensazioni, le gioie, la comunione delle quali ho accennato; basta che anche tu cerchi Dio con tutto il cuore secondo verità.

 

Questo significa che non devi ascoltare le chiacchiere di nessuno, ma devi andare direttamente alla Bibbia, la Parola di Dio, perché è attraverso di essa che il Signore ti parlerà e si farà conoscere.

Lì, nella Bibbia, scoprirai l’amore immenso che Dio ha per te, sì, proprio per te, personalmente (questa è una delle meraviglie della Rivelazione biblica), quell’amore potente da generare dentro il tuo cuore una pace «che sopravanza ogni intelligenza», una pace permanente, non dipendente dalle circostanze favorevoli o difficili della vita, … la pace di Dio che il mondo non conosce, non ha e, quindi, neppure può mai dare.

Dio ti ama più di chiunque altro, perché … Dio è amore!

 

Al MIO Dio siano la gloria, la lode, l’onore, l’obbedienza, …. Perché Egli ne è infinitamente ed eternamente degno.

 

La vostra sorella in Cristo

Maria Savarese