ECCO PERCHÉ SOLO GESÙ SALVA

Capite, ora, perché non c’è nessun’altra via di salvezza se non Gesù?

Affidarsi a qualche altra soluzione, insieme alla salvezza in Gesù, sarebbe un’offesa imperdonabile contro l’amore di Dio e verso il sacrificio perfetto ed eterno fatto da Gesù.

Non per niente in una delle Sue ultime, più intime e dolci conversazioni con i Suoi discepoli, in un’atmosfera di diffusa tristezza, il Signore disse: «Eppure, Io vi dico la verità: è utile per voi che Io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, Io Ve lo manderò. … Egli Mi glorificherà perché prenderà del Mio e ve lo annuncerà» (Giov. 15:7, 14).

Di chi altro potrebbe mai parlare lo Spirito Santo se non del nostro adorabile Gesù?

Se tra voi c’è qualche lettore che ancora vuol confidare in qualcuno o in qualcosa che la religione gli offre, oltre o all’infuori di Gesù per ottenere la salvezza, sappia che è sulla strada che lo porterà diritto all’inferno.

Non t’illudere: i tuoi fioretti, i tuoi pellegrinaggi, le tue richieste d’intercessione a questo o a quello non solo non ti avvicineranno a Dio neppure di un millimetro, ma ognuna di esse sarà considerata un’offesa diretta e gravissima verso Dio stesso, verso Gesù e verso lo Spirito Santo che è venuto a parlarci di nessun altro se non di Gesù.

Ma, allora, ci si chiederà: Che dobbiamo fare per essere salvati?

Questa domanda è sicuramente la più importante che ognuno di noi dovrebbe porsi durante la vita perché ogni altra domanda riguarda questa vita soltanto, questa, invece, coinvolge la nostra vita eterna.

È tanto importante che la ritroviamo formulata varie volte nella Bibbia (Atti 2:37; Atti 16:30) e la risposta è stata sempre la stessa:

Si potrebbe ancora continuare a riflettere in questa direzione, ma credo che ormai sia più che evidente che il nostro Unico Salvatore è Gesù e mettere accanto a Lui qualche altra opportunità di salvezza (intercessioni di santi o madonne, opere buone, sacrifici, pellegrinaggi, ascetismo, ecc.) non solo sia inutile, ma addirittura peccaminoso.

 A proposito delle opere buone, nelle quali tanti confidano per aggraziarsi il Signore, sappi che esse, non potranno mai essere accettate dall’Iddio infinitamente santo, se prima non sei stato purificato dal prezioso sangue di Gesù.
È estremamente istruttivo, a tal proposito, leggere tutto il capitolo 3 della lettera ai Filippesi.
 

D’altro canto la Bibbia dice espressamente che «Mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a Lui (Dio); infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato. … Perché riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge» (Rom. 3:20, 28).

«Sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato» (Galati 2:16).

«Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti» (Efes. 2:8,9).

A chi non ha ancora una fiducia totale nella Bibbia e non conosce il progetto di Dio rivelato in essa, queste dichiarazioni, cioè che le opere buone non abbiano alcun valore ai fini della salvezza, possono sembrare strane.

Ebbene, dobbiamo subito precisare che anche le opere buone entrano a far parte a pieno titolo della vita del cristiano, ma, si badi, del cristiano, non dell’inconvertito.

La differenza sta nel fatto che il cristiano (non il religioso appartenente a questa o a quella denominazione cristiana), cioè colui che ha accettato Gesù come suo personale Salvatore, è stato purificato dal sangue di Gesù, perciò può presentare a Dio quelle opere della fede che Dio stesso ha già preparato per lui perché le faccia.

Mi spiego con un esempio: 

Supponete di preparare il più squisito, il più gustoso, il più pregiato, il più desiderato dei cocktail, che tutti desiderino gustare.
Immaginate, ora, di presentare quella bevanda ad un assaggiatore in un bicchiere putrido, unto dentro e fuori e con le mosche dentro.

Pensate voi che l’assaggiatore berrebbe quella bevanda nonostante sappia essere la più squisita esistente?
Evidentemente no, perché è stata presentata in un contenitore disgustoso.

Così sono le nostre buone opere quando sono presentate a Dio da un cuore che non è stato purificato dal sangue di Gesù. In se stesse saranno pure eccellenti, ma sono spazzatura davanti a Dio perché presentate da un cuore macchiato dal peccato.
Le stesse opere, invece, presentate da un cuore purificato dal sangue di Gesù, sono ben accette a Dio, come lo sarebbe stato quel cocktail se fosse stato offerto in un bicchiere pulito.